BRINDISI – «Sono particolarmente contento per la mozione approvata oggi all’unanimità dal consiglio regionale che impegna il governo regionale ad avviare con tempestività tutte le iniziative presso il consiglio dei ministri e il Parlamento per recuperare nuove risorse e rendere presto possibile l’emanazione di un nuovo bando del comitato interministeriale della programmazione economica, il Cipe, che disporrà una nuova istruttoria di selezione e perimetrazione delle Zone Franche Urbane con i Comuni pugliesi esclusi dal precedente bando per omissioni formali».
La soddisfazione di Maurizio Friolo, consigliere regionale di Forza Italia, deriva dalla nuova occasione concessa a Brindisi e Mesagne per rientrare nel giro delle Zone Franche Urbane, aree infra-comunali di dimensione minima prestabilita dove si concentrano programmi di defiscalizzazione per la creazione di piccole e micro imprese. Brindisi, nel primo bando Cipe, fu esclusa perché non ritenuta in possesso dei requisiti richiesti, al pari di Mesagne. «Noi, io e gli altri colleghi firmatari della mozione approvata oggi, pensiamo che l’esclusione fu determinata dal mancato intervento delle amministrazioni locali che non riuscirono, sul piano dell’azione politica, a indirizzare chi di dovere a una decisione diversa».
Brindisi, all’epoca del primo bando, fu esclusa per alcuni ritardi nella presentazione dei documenti richiesti. In buona sostanza, Friolo accusa le amministrazioni comunali interessate di non aver saputo ovviare, attraverso gli strumenti politici a loro disposizione, ai vizi di forma che hanno fatto perdere alle comunità i benefici derivanti da questo status. L’individuazione delle Zone Franche Urbane prevede una serie di agevolazioni fiscali e previdenziali, tra cui: l’esenzione dalle imposte sui redditi; l’esenzione dall’Irap; l’esenzione dall’imposta municipale propria; l’esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente.
«L’approvazione della mozione è un’importante opportunità per Brindisi e Mesagne, dati i vantaggi e le opportunità garantite dalle Zone Franche Urbane alle piccole e micro imprese e la complessiva possibilità di crescita dell’economia, dell’occupazione e del territorio stesso».
BrindisiOggi
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