LATIANO – Lasciare il proprio lavoro, la propria vita, le abitudini di sempre e, zaino in spalla girare il mondo per quattro mesi senza mai prendere un aereo ma tenendo ben saldi i piedi e gli pneumatici dei bus sulla strada e le ruote dei treni sui binari. Impossibile? Eppure c’è qualcuno che lo ha fatto. Lo scoprirete mercoledì 14 marzo presso la Taberna Libraria di Latiano che ospiterà, il giornalista del settimanale Panorama Luca Sciortino che ha accettato l’invito del contenitore culturale latianese per raccontare l’incredibile storia del suo viaggio, da lui riportato nel libro dal titolo “Oltre e un cielo in più – Da una parte all’altra del mondo senza aereo” (Edizioni Sperling & Kupfer) che nell’occasione sarà presentato al pubblico presente.
L’appuntamento letterario che riapre la serie di incontri con l’autore del 2018, rientra, come noto, nella seconda parte della rassegna “Cultura, Spettacolo e …” organizzata dal noto contenitore culturale in collaborazione con Centro Studi Meridiana, De Vivo Home Design di Latiano e BCC di Erchie.
In Oltre e un cielo in più – Da una parte all’altra del mondo senza aereo, Luca Sciortino ha voluto narrare le conseguenze di una scelta radicale, nata dalla partenza di un percorso che si è stagliato su 10mila chilometri, attraversati nel periodo da Agosto a metà del Novembre 2016, per cogliere l’essenza, la natura più intima e vera, di Paesi di cui si conosce ben poco, quella che neanche la guida turistica più preparata riuscirebbe a svelarci.
Quarantasette anni, un bel lavoro, tanti interessi, eppure qualcosa non va. Di fronte a una quotidianità svuotata, si fa strada il desiderio di lasciare tutto e andare, senza tappe predefinite, per il puro gusto di viaggiare. Partire è un attimo per il giornalista Luca Sciortino, con solo un bagaglio leggero e la sua macchina fotografica, in un lungo itinerario da Occidente a Oriente. Seguendo un’unica regola: niente aerei, per vedere come cambiano i paesaggi, le culture e i popoli dalla Scozia al Giappone. I tetti dorati di Budapest lasciano posto a un’Ucraina ferita dalla guerra; la sconfinata pianura russa si apre sulle montagne del Tien Shan, dove i cacciatori si affidano ancora alle aquile. “This is Asia”, gli dicono, e ogni posto, così radicalmente diverso, sembra ripeterlo: il tempo si ferma nei giorni dorati della Siberia, nel sogno accarezzato di una vita altra; nella steppa mongola, fra pastori nomadi, prendono corpo le sue paure ataviche; la Cina, sotto la superficie scintillante, si rivela un mondo contadino e brutale.
In questo libro – corredato da bellissime foto – Luca Sciortino racconta l’essenza di Paesi sfuggenti, nei quali si è immerso con sincera curiosità per scoprirne la natura più vera, tagliata fuori da ogni guida turistica. E lungo la strada ritrova il senso profondo del viaggio: nell’incontro con realtà sconosciute, la sua stessa identità si sgretola e si ricostruisce, fino a restituirgli un altro sé e una nuova direzione.
Luca Sciortino è un filosofo, viaggiatore e giornalista. Ha ottenuto il dottorato in filosofia alla Open Uk con quello di ricerca in filosofia della scienza. Pubblica fotoreportage di viaggio e racconti. Ho vissuto per lunghi periodi in dieci città differenti, tra le quali Londra e Leeds (UK) e viaggiato in una cinquantina di Paesi.
BrindisiOggi
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