ROMA – Il Tar del Lazio conferma il blocco del Piano Silletti sull’abbattimento degli ulivi nel raggio di 100 metri dalla pianta infetta: il Tar si è espresso in questo senso questa mattina (19 novembre), dopo la discussione sulle richieste di sospensiva avanzate nella giornata di ieri da quasi 40 proprietari di uliveti nella provincia di Brindisi. Il prossimo 16 dicembre è la data dell’udienza prevista per la trattazione di merito. Respinta, ancora per il momento, la richiesta di revocare l’embargo della vite, avanzata dal Consorzio Vivaisti Viticoli Pugliesi.
Un piccolo passo in avanti, quello del blocco confermato dal Tar del Lazio, che già in passato, esattamente il 4 novembre scorso, aveva emanato ordinanze in netta contrapposizione. Da una parte, il tribunale amministrativo rigettava l’istanza cautelare presentata dai 31 proprietari di Torchiarolo e prevedeva l’abbattimento degli ulivi oggetto di ordinanza (tutti, non solo quelli malati), mentre dall’altra salvava gli alberi sani che si trovano nel raggio di 100 metri, così come richiesto in un ricorso presentato da un altro agricoltore.
In base a queste contrapposizioni, il Tar aveva reso valida l’ordinanza di abbattimento nei terreni di 31 agricoltori, difesi dagli avvocati Mariano Alterio e Mario Tagliaferro.
Una terza ordinanza, invece, vedeva l’accoglimento della richiesta di sospensiva per un altro proprietario, difeso dall’avvocato Francesca Grazia Conte, per le piante non certificate come infette ricadenti nel raggio di cento metri da quelle malate. Accoglimento avrebbe avuto anche la motivazione del legale in merito all’utilizzo di prodotti fitosanitari nei confronti degli ulivi sani nei 100 metri.
Le posizioni, quindi, si mantengono ferme su ciò che riguarda l’albero infetto, che va abbattuto, mentre lascia spiragli per quelli non infetti e compresi nel raggio dei 100 metri dall’ulivo infetto.
BrindisiOggi
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