Xylella, giovedì 16 luglio fiaccolata per ricordare gli ulivi sradicati

ORIA – Xylella, giovedì 16 luglio fiaccolata per ricordare gli ulivi sradicati.

Il rapporto viscerale tra la popolazione pugliese e gli ulivi resiste a qualsiasi batterio ed eradicazione: per giovedì 16 luglio, a partire dalle ore 18, si svolgerà ad Oria il raduno e la fiaccolata in memoria degli ulivi sradicati in contrada Frascata. Punto di partenza, il piazzale del Municipio. Una fiaccolata, un gesto solitamente silenzioso di chi è rimasto senza parole e chiede giustizia per un grave torto subito. Un invito a chi si è sentito ferito dagli interventi del piano Silletti: dal Presidente della Regione Puglia alla giunta regionale e al consiglio regionale, passando per sindaci, giunte e consigli comunali, le diocesi pugliesi, i prefetti e le associazioni, i movimenti e tutti i cittadini.

Solo pochi giorni fa, il 7 luglio, alle prime luci dell’alba, la città di Oria e con essa il patrimonio olivetano secolare sono stati colpiti dalle motoseghe dell’Arif.

“Tutta la cittadinanza – ha dichiarato il comitato #difendiamogliulivi – è stata vittima di un vile attacco autoritario e anti democratico da parte delle Forze dell’Ordine e di Pubblica Sicurezza dispiegate dal Prefetto di Brindisi (senza comunicazione preventiva alcuna alle rispettive istituzioni locali), a sostegno del Corpo Forestale dello Stato e dell’Arif, per le operazioni di eradicazione e abbattimento sul posto (località Frascata), di 47 piante di olivo secolari presuntamente affette dal batterio Xylella Fastidiosa (ex piano Silletti). Il tutto in totale assenza di evidenze scientifiche che comprovassero la malattia. A tutti gli effetti dette piante di olivo erano visibilmente in ottimo stato vegetativo e senza il benché minimo segno di disseccamento. Lo dimostrano i repertori foto e video, oltre che le testimonianze dei proprietari.”

Sin dalle prime ore dell’alba, alle 4.00 del mattino circa, contrada Frascata era già presidiata da diverse centinaia di uomini delle Forze dell’Ordine in tenuta antisommossa, carabinieri, guardia di finanza, a scorta della Forestale e degli uomini dell’Arif, impedendo l’accesso all’area a qualsivoglia civile ed evitando così che chiunque potesse assistere alle operazioni di eradicazione e abbattimento.

“In un primo momento, gli stessi proprietari e il Sindaco di Oria sono stati respinti con la forza – riporta il comitato – Dopo le 6.00 del mattino il Corpo Forestale dello Stato ha disposto le notifiche di eradicazione e abbattimento ai proprietari, una volta che le operazioni volgevano ormai al termine e senza che gli stessi proprietari e il Sindaco avessero avuto la possibilità di opporre ricorso nei termini e modi previsti per legge. Solo dopo le ore 11 è stato consentito l’accesso al Sindaco e a pochissimi giornalisti.”

Il conseguente irroramento di un prodotto fitosanitario”prev-am”, miscela di sostanze chimiche, ha fatto scattare l’indignazione popolare ai massimi livelli. Per il Popolo di Puglia, “gli interventi messi in campo sono una degenerazione autoritaria e antidemocratica della strategia commissariale che, forte dello stato di emergenza, aggira la democrazia e soffoca con l’azione militare le legittime istanze dei cittadini, calpestando lo Stato di Diritto.”

Sempre per il comitato, la responsabilità della devastazione del patrimonio olivetano compiuta a Oria ricade sulla Commissione Tecnica Regionale, che agisce sulla base di teorie ed ipotesi scientifiche senza tuttavia aver mai prodotto alcuna pubblicazione ufficiale riguardante il ceppo pugliese del batterio Xylella Fastidiosa, l’eventuale patogenicità dello stesso ed una diagnosi  che consideri tutti i fattori inerenti al “complesso del disseccamento rapido degli olivi. Azioni da combattere con le buone pratiche agricole, che da sempre hanno saputo curare le campagne e i giganti buoni che popolano la Puglia.

Agnese Poci

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