BRINDISI – Cani che spariscono nel nulla. Accade a Brindisi e dintorni. Semplicemente svaniscono: nessuno li vede più; non un avvistamento né, men che men, un ritrovamento. Sono tutte bestiole di grossa taglia che scompaiono dai recinti delle aziende, soprattutto della zona industriale del capoluogo messapico, oppure dalle villette di campagna. Cani da guardia, insomma, belli robusti.
L’allarme che alcune volontarie animaliste del capoluogo brindisino hanno lanciato, dopo aver raccolto alcune testimonianze di proprietari di cani spariti, è terribile: si pensa, infatti, che gli animali possano essere trafugati per essere utilizzati in combattimenti clandestini, una delle peggiori forme di barbarie che possano essere concepite quando si parla di cani. Se così fosse, infatti, gli animali sarebbero sottoposti dai loro rapitori a un regime di vita tale da incattivirli il più possibile per poi essere aizzati contro altri cani nella loro stessa situazione fisica e psicologica per il crudele divertimento e i loschi affari degli uomini coinvolti nel brutale circo.
Una delle animaliste, Tricia Quaranta, è anche una delle vittime cui sono stati portati via non un solo cane ma ben due esemplari di grossa taglia. «Posseggo molti cani, vista la mia passione animalista – spiega la signora Quaranta – però, mi hanno portato via un pastore tedesco e un cane da caccia, i più grandi che ho. Ogni giorno riceviamo segnalazioni, durante i nostri giri, di custodi di capannoni, proprietari di villette che ci raccontano di queste misteriose sparizioni. Abbiamo anche organizzato delle spedizioni di ricerca ma i cani sembrano essere spariti nel nulla: nessuno li ha mai visti, neanche da lontano».
L’epicentro del problema pare essere la zona industriale del capoluogo messapico, dove, con frequenza impressionante, si registrano la maggior parte dei casi: i recinti delle aziende più o meno piccole, ospitano uno o più cani per fare la guardia, soprattutto, di notte: per svolgere questo ruolo, naturalmente, imprenditori e custodi non scelgono razze piccole ma degli animali che incutono timore e rispetto, proprio quelli più adatti ai combattimenti. Pitbull, Rottweiler, cani corso, pastori tedeschi, dogo argentini e mastini ma anche, come visto, cani da caccia, particolarmente agili e veloci, scelti, probabilmente, per movimentare il tremendo show.
L’appello delle volontarie è quello di tenere gli occhi aperti e controllare il più possibile i propri animali. «Dobbiamo scambiarci le informazioni per fare rete e limitare questo fenomeno – afferma un’altra volontaria, Anna D’Accico – se c’è un’organizzazione dedita al combattimento tra cani nel nostro territorio, bisogna sgominarla a ogni costo. Chiunque abbia qualcosa da dire a riguardo ci contatti». I recapiti con cui è possibile raggiungere le volontarie per bloccare questo tremendo trend sono: 347 2865448 e 391 1722227. «Solo se tutta la popolazione ci dà una mano, riusciremo a salvare da un destino crudele i nostri amici a quattro zampe».
Maurizio Distante
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