Voci del Mediterraneo: tutte le iniziative della Comunità Ellenica

BRINDISI – La città di Brindisi ed il mare in un legame indissolubile con il bacino del mediterraneo.

La Comunità Ellenica di Brindisi, Lecce e Taranto prova a fare il punto della situazione sulle proprie iniziative, ed in particolare sulla rassegna di cultura europea “Voci mediterranee”, che si concluderà tra una settimana esatta, con una conferenza di stampo informale (e dai sapori tipici della cucina greca con buffet finale) che si è svolta presso l’Hotel Internazionale.

In programma il quinto appuntamento sarà l’incontro-dibattito presso la casa del turista “Greci in Brindisi, greci di Brindisi o greci per Brindisi”, un confronto  tra storici ed esperti. Relatori saranno Giacomo Carito ed Antonio Caputo, della Società di Storia Patria per la Puglia, mentre è prevista la presenza de presidente della Comunità Ellenica Joannis Davilis, del console onorario di Grecia Roberto Fusco. Con loro l’archimandrita Arsenios, rettore della Chiesa ortodossa di Brindisi, Yanna Papanikolaou, presidente storico della Comunità ellenica di Foggia, Ioannis Theodosiou, esponente storico della Comunità ellenica di Bari.

Davilis e Fusco, durante la conferenza di questa mattina hanno presentato le iniziative intraprese sino ad ora, oltre  a quelle in programma nei prossimi mesi.

Il tutto, guardando alla vocazione prettamente mediterranea della città di Brindisi, ad iniziare dai primi appuntamenti nei giorni della festa patronale: “Questa città – ha detto Davilis – ha già avviato da tempo un dialogo tra cattolici ed ortodossi. San Teodoro è un comune denominatore ed ha un culto molto diffuso ad oriente: potrebbero essere attivati dei percorsi all’insegna del turismo religioso”. L’intenzione della Comunità ellenica, quella di formulare una serie di proposte chiedendo l’aiuto sia del pubblico che del privato, facendo anche appello all’amministrazione comunale per sviluppare un percorso assieme.

Fusco ha anche ricordato la necessità che Brindisi scopra il suo ruolo nel mondo globalizzato: “Bisogna trovare – ha spiegato – una destinazione. La città può recuperare la sua vocazione culturale.  Ed inoltre, capire quella che è stata la storia della città può servire a tracciare la rotta per il futuro”. Fusco, in particolare, ha guardato al porto ed alle possibili sinergie da avviare in questo campo, con un ruolo importante che può essere giocato dalla retroportualità.

F.Tr.

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