BRINDISI – Siamo, praticamente, a metà di quella che è diventata, da due anni a questa parte, la giornata della memoria, quella dedicata al ricordo della strage del Morvillo-Falcone e della sua vittima, Melissa Bassi. Tutti sanno, ovviamente, che Melissa non fu l’unica vittima di Giovanni Vantaggiato, l’imprenditore reo confesso che piazzò e azionò l’ordigno che uccise la 16enne mesagnese: il gesto del bombarolo costò la vita a Melissa ma altre 9 ragazze furono ferite in maniera seria e loro sono qui a raccontarla e a ricordare.
Sono adolescenti, hanno tra i 16 e i 18 anni, ma le idee su come questa giornata, che sentono “loro” come poche altre cose al mondo, dovrebbe andare le hanno ben chiare in mente e non hanno paura di esternarle. «Finora, nulla di quanto è stato organizzato e di quanto abbiamo visto ci è sembrato consono al ricordo di Melissa. Abbiamo assistito, come avevamo previsto, a una sfilata di politici e istituzioni che si passavano il microfono di mano in mano e nulla più». Sono passate da poco le 17: le celebrazioni in memoria di Melissa sono nel pieno svolgimento e da pochi minuti è terminata l’intitolazione del parco del Cillarese che d’ora in poi sarà il parco 19 maggio.
La voce fuori dal coro, in realtà sono due ma è come se parlasse una sola persona, è quella di alcune delle ragazze sopravvissute all’inferno dell’attentato al Morvillo-Falcone di due anni fa: Selena Greco e Azzurra Camarda, già lo scorso anno, in occasione del primo anniversario della strage, non avevano gradito alcune delle iniziative organizzate per celebrare la memoria di quanto accaduto loro e a Melissa. «Anche l’anno scorso – ricordano le ragazze a margine della cerimonia al parco – abbiamo assistito allo stesso teatrino. Mai che si propongano degli spunti di riflessione che riguardino i ragazzi, solo una carrellata di giacche, cravatte e vestiti che prendono il microfono, parlano e se ne vanno, senza lasciarci niente».
Il giudizio di Azzurra e Selena riguardo la giornata, però, non è totalmente negativo, almeno per le aspettative riposte nelle restanti iniziative in programma. «Ora andremo alla messa in suffragio di Melissa e, dopo, alla fiaccolata in sua memoria che si snoderà per le vie di Mesagne per terminare, come da noi espressamente richiesto, al cimitero, presso la tomba dove riposa Melissa». Il basso gradimento espresso dalle giovani per l’intitolazione del parco del Cillarese, ora parco 19 maggio, alla presenza del sottosegretario all’istruzione Angela D’Onghia, fa il paio con l’assenza dalle ragazze, questa mattina, all’incontro che studenti e docenti del Morvillo-Falcone hanno avuto, a scuola, col ministro dell’istruzione Stefania Giannini che, peraltro, era stata ampiamente annunciata dalle dirette interessate.
«Avremmo preferito qualcosa di meno attraente dal punto di vista mediatico e più intimo: un momento dedicato a noi studenti per riflettere, leggere e fare il punto a due anni dall’esplosione che si è portata via Melissa». Azzurra e Selena hanno trascorso la mattinata al cimitero di Mesagne, nei pressi della nuova tomba di Melissa, quella realizzata dal padre della ragazza, Massimo Bassi. Il cimitero, la tomba, la nuova casa di Melissa sarà anche il punto dove il cerchio, per quest’anno, si chiuderà.
«Alla fine della marcia – spiegano Azzurra e Selena – ci fermeremo vicino alla tomba di Melissa. Desideravamo concludere le celebrazioni dell’anniversario qui anche l’anno scorso. Quest’anno siamo riuscite a spuntarla: tanta sarà l’emozione e tante saranno le lacrime, lo sappiamo. Cercheremo, però, di leggere alcuni brani tratti dai temi che Melissa scriveva. Riteniamo che questo sia il giusto modo per sentirla, più che mai, viva in mezzo a noi. Un’altra occasione per donarle un’immortalità che si è già guadagnata nel cuore di tutti».
Maurizio Distante
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