BRINDISI- Violenze fisiche, psicologiche, economiche, sessuali. Incubi che risiedono nelle proprie case, dove il calore si trasforma in gelo e in dolore. In meno di un anno a Brindisi si sono rivolte al Centro Antiviolenza “Io Donna” 38 donne, qui è stato offerto a loro aiuto ed assistenza. Le vittime hanno utilizzato diversi canali 1522, internet, la rete amicale, i servizi e le forze dell’ordine. Quasi la metà delle donne accolte vive in città e la restante parte viene dalla provincia di Brindisi. Si tratta nella quasi totalità di donne italiane (36 e 2 straniere) che hanno denunciato forme multiple di violenza: fisica (25 donne); psicologica (28); economica (10); stalking (9); violenza sessuale (2). Tutte le violenze si sono verificate nelle relazioni d’intimità ad opera di partner ed ex-partner. Le fasce d’età più rappresentative vanno dai 30 ai 40 anni (9 donne) e dai 40 ai 50 anni (19). Questo è lo specchio della realtà del nostro territorio. Storie chiuse nelle loro case che vedono soffrire famiglie, donne e bambini.
“Le donne hanno tentato di modificare la relazione con l’uomo- spiega Lia Caprera, presidente di Io donna- si sono impegnate a crescere i figli, sforzandosi di garantire loro delle sicurezze. Ciononostante abbiamo rilevato che i figli minori in 13 casi hanno assistito alle violenze familiari. Le donne si sono dovute confrontare con le strategie maschili che hanno imposto loro isolamento, solitudine e ricatti. Nel tempo la speranza di un cambiamento, spesso promesso ma non mantenuto da parte maschile, le ha bloccate in uno stato di sospensione, privandole dell’energia e della progettualità necessarie a costruire un percorso autonomo per sé.”
Qualcosa negli anni è però cambiata. “Dal lavoro di accoglienza- aggiunge Caprera- segnaliamo al contempo alcuni rilevanti cambiamenti: a) le donne sopportano la violenza domestica per un tempo minore rispetto al passato; b) riconoscono con maggiore chiarezza le forme di violenza subite, compreso lo stupro nella relazione di coppia; c) un numero crescente di donne intraprende percorsi di ricostruzione del Sé e di autonomia con l’obiettivo di superare la condizione di maltrattamento; d) sempre più donne denunciano alle forze dell’ordine le violenze subite, soprattutto lo stalking che, quando si verifica a seguito della separazione, ne rappresenta il momento di maggiore pericolo.
Un lavoro quotidiano e che va avanti da anni sul territorio quello della volontarie di Io Donna che in occasione del 25 novembre prossimo, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, ha organizzato un incontro a partire dalle 17,30 nella nuova sede di via Torpisana 98 al quinto piano per illustrare il programma delle iniziative che si svolgeranno in merito a questo tema.
In Italia le donne continuano ad essere uccise in prevalenza da partner ed ex partner; secondo la ricerca condotta sulla stampa dalla Casa delle Donne di Bologna sono 115 le vittime e 101 i tentati femminicidi nel 2014. Dal 2004 ad oggi si contano 1.157 femminicidi, in media una donna ogni due giorni muore a causa della violenza maschile.
L’associazione Io Donna riceve Lunedì, Mercoledì, Venerdì dalle ore 18.00 alle ore 20.00, tel. 0831/522034
Cell.320/3253755 email: associazioneiodonna@hotmail.it sito: www.assocazioneiodonna.com
BrindisiOggi
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