BRINDISI- Combattere la violenza sulla donne, la Questura di Brindisi lancia un concorso cinematografico intitolato a Palmina Martinelli, la giovane 14enne di Fasano che fu uccisa perché si era rifiutata di prostituirsi. Il concorso è indirizzato ai ragazzi delle quinte classi degli istituti superiori.
Palmina fu uccisa nel novembre del 1981, appena 14enne, venne ritrovata nella sua abitazione di Fasano avvolta dalle fiamme. Ai suoi soccorritori ed alle Forze dell’Ordine fece con lucidità i nomi dei suoi carnefici che, dandole fuoco, avevano voluto punirla per essersi rifiutata di prostituirsi.
Nessuno ha mai pagato per la morte di Palmina. Lei non fu mai creduta.
Il cortometraggio, si legge in una nota della questura, avrà come obiettivo quello di scuotere le coscienze e accendere l’attenzione su un fenomeno endemico e trasversale che miete una vittima ogni tre giorni, scongiurando il pericolo di una assuefazione sociale e rassegnazione nella inefficacia delle strategie di diagnosi precoce della violenza.
La cerimonia di consegna si terrà il 7 marzo, alle ore 10,30, presso il Teatro “Verdi” di Brindisi. La commissione esaminatrice sarà costituita da esperti di settore, magistrati ed esponenti del mondo cinematografico.
Saranno presenti il Capo della Polizia, prefetto Franco Gabrielli, e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi. Nell’occasione sono stati coinvolti appartenenti alla Magistratura, al Dipartimento delle Pari Opportunità, al Dipartimento della Pubblica Istruzione, alle Associazioni Cattoliche, alle Associazioni a tutela della donna ed autorevoli personaggi della Cultura.
BrindisiOggi
Sarebbe molto meglio, e più moralmente elevato, fare luce una volta per tutte su questa infame pagina della giustizia italica. Gli assassini di quella ragazza furono mandati liberi perchè Palmina era una una ragazza del popolo, una povera, una che non era figlia o nipote o parente di pezzi grossi o di notabili. E chissà ( e questo dubbio è legittimo) chi si voleva coprire, chi si voleva tenere lontano dalla faccenda. E per quanto riguarda la manifestazione, ritengo ( interpretando il sentimento di almeno il 95-97 % dei brindisini) che la signorina maria elena ETRURIA boschi ( apposta scritta con lettere minuscole) ci possa evitare la sua presenza nella nostra città. Di ciò le saremo grati.