BRINDISI- Il mutuo è gratuito se gli se gli interessi sono usurari, e la banca deve restituire deve restituire tutte le somme pagate a titolo di interesse. Lo ha stabilito il Tribunale di Brindisi, che con una sentenza emessa dalla giudice Moschettini ha sancito che nel caso di interessi usurari, essendo il mutuatario obbligato a restituire il solo capitale mutuato, la Banca convenuta dovrà restituire al medesimo tutte le somme pagate a titolo di interessi ed ogni altro onere connesso all’erogazione del credito.
La notizia è stata diffida dalla Codacons. La vicenda ha inizio nel marzo 2008 quando un dipendente di un’azienda, avendo necessità di liquidità per motivi di salute, chiede ad una società finanziaria che lo concedeva, un prestito personale di € 13.670,70. Tale prestito doveva essere rimborsato in 120 rate di € 240,00 per un totale di € 28.800,00, mediante cessione del quinto dello stipendio.
Ad avviso del mutuatario il costo complessivo del credito era superiore al tasso soglia stabilito dal Decreto Ministeriale Tesoro. Ha quindi citato in giudizio la banca cessionaria del credito, originariamente vantato dalla finanziaria.
La difesa della banca ha sostenuto che i premi assicurativi non dovevano essere conteggiati nel calcolo del TEG tenuto conto della circostanza che il contratto era stato concluso nella vigenza delle istruzioni della Banca d’Italia del 2006 le quali non prevedevano le spese di assicurazione tra le voci di calcolo del tasso.
Il Giudice però, afferma l’avv. Vincenzo vitale, che ha patrocinato l’utente nel giudizio, ritiene che l’usurarietà del costo dell’operazione va verificato secondo quanto disposto dall’art.644 c.p. e non certo secondo le istruzioni della Banca d’Italia che, come statuito da diverse sentenze, anche di legittimità, non possono certo derogare alla legge.
Codacons la definisce una sentenza importante perché non riguarda solo coloro che hanno ottenuto il prestito con cessione del quinto (sia dello stipendio sia della pensione), ma tutti i mutuatari che hanno ottenuto il finanziamento pagando una somma per l’assicurazione. Può certamente ipotizzarsi che anche altre finanziarie non hanno considerato i costi dell’assicurazione nel calcolo del TEG. proprio perché le istruzioni della Banca d’Italia, all’epoca in vigore, non lo prevedevano. Si tratta, quindi, di verificare se aggiungendo tali costi, di norma rilevanti, risulta superato il tasso soglia, con conseguente gratuità del rapporto.
BrindisiOggi
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