Vigilia di primarie con polemiche: “troppe ingerenze esterne”

BRINDISI- Vigilia di primarie con polemiche nella provincia di Brindisi. Primarie del Pd aperte a tutti, tanto aperte che anche movimenti politici e amministratori che nulla hanno a che fare con il partito democratico hanno annunciato il loro sostegno ai diversi candidati. Dopo l’annuncio del consigliere regionale di Vendola Giovanni Brigante che sosterrà Civati, quello del consigliere comunale Roberto Fusco sceso in campo per Renzi si aggiunge anche il sindaco di Carovigno Mimmo Mele sempre a favore del sindaco di Firenze. Ingerenze queste che non piacciono a chi vive e frequenta il partito quotidianamente. Giuseppe Tagliente, già candidato alla segreteria provinciale, oggi candidato nella lista Cuperlo, il giorno prima delle Primarie interviene con una dura presa di posizione. “Fa rabbrividire constatare come il Partito Democratico- scrive Tagliente- da essere la principale forza politica riformista italiana ed il fondamentale attore della sinistra nel nostro Paese, sia diventato terra di conquista da parte di dirigenti e rappresentanti di altri movimenti e formazioni politiche. Non parliamo di semplici cittadini simpatizzanti di altre forze politiche affini al PD, ma proprio di rappresentanti e dirigenti che oggi il PD lo combattono costantemente”.

Tagliente parla di mancanza di un’identità definita e rimarcata, di una volontà di aprire le porte senza controllo, una concezione sbagliata, leaderistica e populista di democrazia che è stata propinata per troppo tempo: tutto questo avrebbe reso il PD debole, anonimo ed ingovernabile. Un Partito che non valorizza il suo popolo di elettori e militanti, e che permette a soggetti di provenienza politica assolutamente incompatibile ed opposta di poter scegliere la guida politica nazionale.

“Mi chiedo, in queste ore- continua il giovane democratico- se i veri elettori democratici ed i veri iscritti al Partito possano o debbano vantare più diritti rispetto a coloro i quali, pur dichiarando domani di essere formalmente elettori del PD, nella sostanza non si riconosceranno mai nei nostri valori e nelle nostre idee, ed anzi, contemporaneamente lavoreranno per opporsi alle sue scelte.  Mi sarei aspettato prese di posizione più dure e drastiche da parte dei rappresentanti di Renzi e Civati, ma evidentemente i voti fanno gola a tutti, e poco importa da chi provengano. Ormai contano soltanto i numeri. Evidentemente in questo Partito dei leader e delle primarie il vero popolo dei democratici, quello delle persone che ci credono e combattono ogni giorno, non ha più importanza. Si vuole permettere all’opportunismo politico più becero di determinare le sorti di un voto democratico. Di fronte al rischio che il voto delle primarie possa essere inquinato da questi comportamenti politicamente ed eticamente incoerenti ed ipocriti, faccio un appello a tutti i simpatizzanti, gli iscritti e gli elettori del Partito Democratico, quelli veri, uomini, donne e giovani realmente “democratici”, affinchè in massa si rechino domani ai seggi per dimostrare che il PD un suo popolo ce l’ha già, e che ha bisogno di ristabilire con esso un rapporto rinnovato e vero”.

BrindisiOggi

 

 

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