Vigili del fuoco , carenza di organico e pensionamenti, dichiarato lo stato di agitazione

BRINDISI- Le Segreterie e Coordinamenti della FNS Cisl VVF Puglia, CO.NA.PO. Puglia, UIL VVF Puglia, FP CGIL VVF Puglia, Confsal VVF Puglia e USB VVF Puglia che rappresentano sindacalmente il 100% dei Vigili del Fuoco in servizio presso i Comandi pugliesi, in data 23 aprile 2022 hanno proclamato lo “Stato di Agitazione” e contestualmente hanno manifestato la volontà di promuovere lo sciopero regionale della Puglia della categoria Vigili del Fuoco, in quanto in più occasioni negli ultimi anni, hanno rappresentato la preoccupante situazione legata alla carenza di personale direttivo, operativo ed amministrativo che affligge la Direzione Regionale Puglia ed i Comandi VF pugliesi.

Le motivazioni che hanno portato le organizzazioni sindacali .allo Stato di Agitazione, sono da ricondursi ai preannunciati pensionamenti che avverranno nei prossimi mesi e che riguarderanno moltissime unità operative (in maggioranza del ruolo Capo Reparto e Capo Squadra) ed amministrative gravando ancor di più la carenza d’organico attuale , divenuta ormai insostenibile dagli operatori del Soccorso Pubblico.

Quotidianamente infatti, in tutti i Comandi, si assiste a numerosi rimpiazzi, diminuzione delle ferie, dispositivi di soccorso effettuati al minimo e con automezzi datati, e se ancora si riesce a garantire il SOCCORSO è solo grazie allo spirito di abnegazione del personale operativo.

 

Alla luce dei dati statistici delle passate stagioni “calda” 2017-2021, c’è forte preoccupazione delle organizzazione sindacale per il carico di lavoro che graverà sulle poche unità operative in servizio e soprattutto sull’inevitabile crescente rischio di potenziali infortuni.

Abbiamo evidenziato inoltre, che oltre al servizio di Soccorso, la nostra Direzione Regionale Puglia e con essa prevalentemente i Comandi di Bari e Brindisi, da almeno dieci anni, sono impegnati continuamente nella formazione per i nuovi Vigili in ingresso ovvero in corsi di specialità/specializzazione di carattere regionale e nazionale. Tale impegno nella formazione sottrae ulteriore personale operativo dalle esigue disponibilità regionali.

Sul tema Formazione e Poli Didattici, vogliamo ricordare che nel mese di dicembre del 2013, l’allora Sottosegretario Bocci accompagnato dal Vice-Capo Dipartimento di VV.F. Carlo Boffi parteciparono presso la Direzione Regionale VV.F. Puglia alla cerimonia di intitolazione del “Polo Didattico della Puglia” alla memoria del Vigile del Fuoco “Umberto Galatola” prematuramente deceduto in servizio.

Il medesimo Sottosegretario esattamente 12 mesi più tardi, partecipò presso il Comando VV.F. di Brindisi alla cerimonia di inaugurazione della “Scuola di Formazione Nautica e del Soccorso Acquatico”.

Ebbene a distanza di tanti anni ambedue le strutture di formazione NON hanno ancora un riconoscimento ufficiale tramite Decreto Ministeriale che riconosca il loro status di “Scuole di Formazione “ e quindi la relativa attribuzione di una dotazione organica amministrativa ed operativa indipendente dai Comandi di  Brindisi e Bari ovvero dalla Direzione Regionale

I Vigili del Fuoco pugliesi non sono più disponibili ad operare in queste condizioni!

Per tali ragioni in data 23 aprile è stato dichiarato lo “stato di agitazione”!.

In data 24 maggio 2022, presso la Direzione Regionale VV.F. Puglia si è svolta la “procedura di raffreddamento” tesa ad evitare lo Sciopero di categoria ed in quella sede abbiamo proposto di effettuare una mobilità “Straordinaria” per i Comandi della Puglia per i ruoli e qualifiche dei VF/CS/CR , del personale direttivo ed amministrativo atta a colmare le carenze d’organico.

Inoltre abbiamo rappresentato che il ricorso allo “straordinario”, seppur utile, non può essere considerato più come strumento sufficiente a compensare carenze d’organico ormai strutturali dei Comandi ed a compensare anche l’assenza del personale Formatore impegnato a livello, nazionale e regionale per il raggiungimento degli obiettivi prefissati dall’Amministrazione centrale

Senza contare che lo stesso ricorso allo “straordinario” aumenta i carichi di lavoro del personale di conseguenza lo espone ad un rischio maggiore di infortunio ovvero incide sulla sicurezza dei lavoratori VF!

Purtroppo, non avendo ricevuto risposte soddisfacenti, tutte le organizzazioni sindacali in maniera convinta ed unanime non  hanno conciliato ed hanno rimandato la vertenza a livello nazionale.

BrindisiOggi

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