ERCHIE – Zucchero versato nel serbatoio del gruppo elettrogeno, festa patronale di Sant’Irene ad Erchie al buio. Qualcuno parla di sabotaggio, altri che si sia trattato di un atto vandalico, ma al momento non è chiaro chi e per quale motivo abbia causato tutto ciò. Fatto sta che la processione con la statua ha fatto rientro sulla piazza e in chiesa a luci spente (guarda il video). Il sindaco: “Ci sarebbe dovuto essere qualcuno a vigilare sulla strumentazione”. Intanto, la ditta ‘Nuova Elettro Luminarie’ di San Donaci ha sporto regolare denuncia e le indagini sono in mano ai carabinieri della locale stazione.
I fatti si sono verificati la sera del 5 giugno scorso, quando il piccolo centro di Erchie era in preda ai festeggiamenti per Sant’Irene.
“Mentre eravamo in processione – racconta il sindaco Giuseppe Margheriti a BrindisiOggi.it– ci siamo accorti rientrando in piazza che le luminarie erano tutte spente. Subito ho chiamato la ditta per chiedere delucidazioni e mi hanno detto che qualcuno aveva versato dello zucchero sul gruppo elettrogeno facendo così saltare l’impianto elettrico”.
A quel punto il sindaco ha chiesto al responsabile della ditta di trovare una soluzione, ma purtroppo il gruppo elettrogeno recuperato non era così grande da supportare la potenza delle luminarie allestite su tutta la piazza.
“Non abbiamo potuto far altro – continua il primo cittadino – che continuare la processione al buio, così come anche la banda del paese ha dovuto suonare gli ultimi brani musicali senza poter far fede allo spartito. Indubbiamente adesso si aprirà un contenzioso tra il comitato feste che ha investito un bel po’ di denaro e la ditta di luminarie”.
In paese, ovviamente, c’è stato tanto dispiacere per ciò che è accaduto. I fedeli e tutti i cittadini di Erchie si sono detti amareggiati poiché la festa di Sant’Irene è una delle più attese e celebrate in paese.
“Vogliamo vederci chiaro per ciò che è accaduto. – racconta Vincenzo Conte, vice responsabile del Comitato feste di Erchie – Noi abbiamo appreso la notizia dal responsabile della ditta che ho chiamato personalmente mentre ero in processione per dare l’ok all’accensione delle luminarie. Noi non accusiamo nessuno, ma vogliamo quantomeno giungere ad un responsabile, che si tratti di un atto vandalico oppure no”.
Il giorno prima, cioè il 4 giugno, le luminarie si sono accese regolarmente e senza nessun intoppo, ma l’amaro in bocca resta poiché – a dire da Margheriti e Conte – per questa festa sono stati spesi circa 10mila euro per le luminarie.
“Noi abbiamo fatto una prima prova di accensione alle 19 – dice Beatrice Fabrizio, responsabile della ditta Elettro Luminarie Fabrizio di San Donaci – e tutto andava bene, ma quando abbiamo riprovato ad accenderle mentre arrivava la processione ci siamo accorti che qualcosa non funzionava. Con il tecnico del gruppo elettrogeno, perché noi lo noleggiamo in ogni manifestazione, ci siamo avvicinati alla botola per controllare casomai fosse finito il gasolio, ma invece ci siamo accorti che qualcuno aveva versato dello zucchero”.
“Eravamo increduli – continua la donna – ma ho subito cercato di trovare una soluzione alternativa. Purtroppo il secondo gruppo elettrogeno che ci hanno portato era di una potenza inferiore. Anche noi vogliamo vederci chiaro, perché in cinquant’anni di attività questa è la prima volta che ci accade una situazione simile. Noi abbiamo provveduto a sporgere denuncia presso la caserma dei carabinieri”.
Insomma una situazione insolita quella verificatasi ad Erchie, adesso saranno gli investigatori a dover far chiarezza su quanto accaduto.
Maristella De Michele
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