BRINDISI- Trentaquattro chilometri in piedi su di un autobus di linea, sballottati a destra e sinistra con il rischio di cadere uno addosso ad un altro. Così hanno viaggiato questa mattina 27 studenti pendolari che nella tratta extraurbana non hanno trovato posto a sedere.
“Sono stato con l’ansia per l’intero viaggio- racconta un giovane- ad ogni manovra dell’autista, ad ogni sterzata, avevo paura di rompermi l’osso del collo”.
E’ questa una delle tante testimonianze di chi ogni giorno sale sul pullman per recarsi da Brindisi a Lecce e raggiungere l’università.
Questa mattina il viaggio lo abbiamo fatto con loro, con questi ragazzi pendolari che pagano 2,80 euro di biglietto e non si sentono neppure tranquilli.
“Oramai prendere l’autobus significa fare la corsa a chi trova il posto a sedere- aggiunge un ragazzo- altrimenti ti tocca stare in piedi per tutto il viaggio”.
Questa situazione è stata denunciata più volte dagli studenti, quello del sovraffollamento è uno dei tanti disagi che si registrano sui mezzi pubblici.
Questa mattina, tuttavia, pare che lo stesso autista del mezzo sul quale viaggiavano i 27 studenti senza posto a sedere, abbia fatto una formale segnalazione alla società dei trasporti pubblici.
La capienza regolamentare per un mezzo di dodici metri, di solito, è di 45-52 posti a sedere e da 10 a 20 posti in piedi (sempre se sono autorizzati).
In caso di violazione della norma gli autisti non solo rischiano la multa ma anche la sottrazione dei punti dalla patente.
Antonio Solazzo
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