BRINDISI- Viaggiava con 130mila euro nascosti sul pullman, nei guai un albanese di 28 anni. Nell’ambito dell’attività di monitoraggio e vigilanza sulla circolazione transfrontaliera di valuta, i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Brindisi, in collaborazione con i funzionari dell’Agenzia delle Dogane, presso l’area portuale del capoluogo, hanno sottoposto a controllo un autobus a bordo del quale, tra gli altri, viaggiava come conducente un cittadino albanese (M.P. di anni 28).
All’atto del controllo, l’agitazione ed il nervosismo inconsueto dell’uomo inducevano i finanzieri ed i doganieri a procedere ad un’accurata ricognizione del veicolo.
Proprio nel corso della stessa, veniva individuato uno scompartimento occulto all’interno del quale è stata rinvenuta la somma di euro 130.000, accuratamente distinta in banconote di diverso taglio.
Pertanto, in considerazione dell’entità della somma rinvenuta, delle relative modalità di occultamento e delle dichiarazioni contraddittorie rese dal cittadino albanese con riguardo al possesso del denaro, gli operanti hanno proceduto al sequestro della valuta e a segnalare, altresì, il soggetto fermato alla locale Procura della Repubblica per il reato di ricettazione (art. 648 c.p.).
Il complessivo quadro indiziario, infatti, è stato ritenuto idoneo ad ipotizzare, con ragionevole certezza, la provenienza illecita della somma individuata.
L’attività sopra descritta rientra tra le principali missioni istituzionali affidate alla Guardia di Finanza ed agli organi del controllo che operano all’interno dell’area portuale, nel più ampio contesto del contrasto ai fenomeni di riciclaggio, autoriciclaggio e reimpiego di proventi illeciti, che ledono il regolare funzionamento dell’economia legale e la libera concorrenza del mercato.
BrindisiOggi
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