BRINDISI- Via libera al consumo del pasto casalingo a scuola. Lo ha stabilito il Comune di Brindisi con un provvedimento emesso il 4 aprile scorso. La decisione è scaturita dopo una serie di istanze inoltrate dall’Adoc all’Amministrazione Comunale, alle Istituzioni Scolastiche ed all’ASL Br nell’interesse di numerose famiglie interessate a consumare il pranzo domestico a scuola. L’ADOC esprime vivo apprezzamento la decisione emessa dal Servizio Politiche Educative- Scolastiche del Comune di Brindisi.
Ammessa quindi la possibilità del consumo a scuola del pasto preparato a casa. Brindisi diventa uno dei primi Comuni Pugliesi in cui tale possibilità diventa concreta.
Questa opportunità si è fatta strada all’indomani di una sentenza con la quale il Tribunale di Torino, lo scorso anno, ha ritenuto legittima la richiesta di alcuni genitori interessati a consentire ai propri figli la consumazione di un pasto di preparazione domestica, nei medesimi locali refettorio in cui si consumavano i pasti somministrati dal servizio mensa scolastica. “Essendo fortemente sentita tale necessità tra le famiglie brindisine -quali per motivi legati ad esigenze alimentari, quali per motivi legati a scelte economiche- afferma il presidente dell’ADOC Giuseppe Zippo- la nostra associazione ha sostenuto le aspettative facendosi promotrice del riconoscimento del diritto degli alunni a poter consumare un “pasto da casa” a scuola.”
“ Tale rivendicazione –come sottolineato dalla coordinatrice dell’Ufficio Legale dell’Adoc, l’avvocato Marina Leo- è stata corroborata dalla recente Circolare MIUR n.348 del 3/3/17, la quale ha affidato alle Istituzioni Scolastiche, nell’ambito della loro autonomia e discrezionalità, la valutazione delle soluzioni idonee a garantire la fruizione del c.d. “pasto domestico”, assicurando la tutela delle condizioni igienico-sanitarie e il diritto alla salute, con possibilità di chiedere, ove necessario, il supporto del Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione delle ASL ed in collaborazione con gli Enti Locali responsabili dell’erogazione e della gestione del servizio mensa.”
La nota a firma dell’assessore Maria Greco e dirigente Del Citerna rimette alla competenza dei dirigenti scolastici -così come previsto dalla richiamata Circolare- la determinazione delle concrete disposizioni atte a regolamentare la fruizione del pranzo in questione ai bambini interessati, anche al fine di delimitare correttamente gli ambiti di responsabilità e competenza del gestore del servizio di refezione scolastica e dell’amministrazione scolastica . Resta ferma la responsabilità dei genitori in ordine alla preparazione e conservazione del pasto. “A questo punto ci si attende – aggiungono dall’Adoc- che le Istituzioni scolastiche adottino con la maggior sollecitudine possibile l’atteso Regolamento ed accolgano le richieste già formulate dalle famiglie che si sono rivolte all’ADOC e di quelle che, in futuro, vorranno esercitare analogo diritto.”
BrindisiOggi
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