BRINDISI– Potrebbero raggiungere la maggioranza anche senza Noi centro e Udc, e così il Pd si sente tanto forte da poter dire di non voler azzerare la giunta. O meglio che non intende cambiare i suoi assessori di riferimento. Questa mattina si è riunita la segreteria cittadina del partito di Bersani, all’ordine del giorno la crisi politica al Comune di Brindisi.Prima degli interventi dei componenti della segreteria ha relazionato il sindaco Consales, nel suo discorso la convinzione di avere comunque i numeri. Al termine della riunione è stato stabilito il percorso da portare in discussione martedì mattina durante il vertice di maggioranza estesa anche ai segretari cittadini e provinciali dei partiti. Il Pd dirà chiaramente ai suoi alleati che non intende azzerare la giunta, se la questione non troverà un’intesa, la crisi politica sarà portata in Consiglio comunale, così come hanno chiesto i partiti di opposizioni di centrodestra, ma anche Giovanni Brigante. Questo significa che in consiglio si passerà alla conta, per capire chi sta con Consales e chi no.
E con il sindaco potrebbero stare in molti, tanto da non aver più bisogno di Udc e Noi centro, anzi da tempo si parla di consiglieri comunali di questi due gruppi che potrebbero abbandonare i centristi. A Palazzo di città corre il nome di Massimo Pagliara (Udc), ma la maggioranza ha anche acquistato il voto di Ferruccio Di Noi, e ormai ha siglato il patto con i due consiglieri di Impegno Sociale, dopo la nomina di Gianpaolo D’Onofrio ad assessore, e un sostegno potrebbe venire anche da Ilario Pennetta del centrodestra(Brindisi avanti veloce).
A questo si aggiunge la dichiarazione di questa mattina del consigliere comunale di Sviluppo e Lavoro Giovanni Brigante, pronto a sostenere la giunta Consales, se sarà fatto un nuovo esecutivo. «Le crisi e le maggioranze non si fanno sui giornali, e non si aprono e chiudono nelle stanze dei partiti- sostiene Brigante- È necessario portare l’argomento in Consiglio Comunale. Siamo disponibili a valutare l’ipotesi di un programma condiviso, trasparente e scritto alla luce del sole, per il bene della città. In questo caso sosterremmo l’esecutivo, ma si dovrebbe trattare di una giunta all’altezza del compito. Lo faremmo indipendentemente da chi ne facesse parte».
Certo è che se si cambiasse la giunta, con Consales resterebbe anche l’Udc e Noi centro. Intanto si prende tempo. Una cosa è certa, questa crisi politica è macchiata dall’inchiesta giudiziaria in corso. Non a caso i centristi hanno chiesto il ritiro dei loro assessori lo stesso giorno del blitz della Digos a Palazzo di città. Non a caso l’ex vice sindaco Paola Baldassarre ha presentato una richiesta in autotutela di revoca degli atti dai lei firmati in giunta da luglio scorso. Un atto che giuridicamente non vale molto, ma che ha un senso politico ed etico. Un modo per prendere le distanze.
Se Consales trova i numeri, nonostante l’assenza di Udc e Noi centro, la giunta potrebbe non avere più alcun rappresentante centrista. Le due forze politiche potrebbero allontanarsi, ma questo dipenderà molto dall’evoluzione delle indagini della magistratura in corso.
Lucia Portolano
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