BRINDISI – (foto repertorio) “I dipendenti ex GSE hanno lanciato un accorato appello alle Istituzioni richiedendone l’intervento nella vertenza che li vede loro malgrado protagonisti. Una vicenda dai contorni poco chiari, su cui sarebbero necessari i dovuti approfondimenti”, lo afferma il capogruppo del Pri Gabriele Antonino.
Era il 2 dicembre del 2017 quando la la Società DCM SRL, sodalizio orbitante nel perimetro del gruppo DEMA SPA, acquistava dal Tribunale di Brindisi, al prezzo di 3.600.000,00 Euro, la GSE SRL, azienda storica del comparto aeronautico brindisino, impegnandosi a mantenere inalterata la forza lavoro di 225 unità. Nessuno ebbe a sollevare dubbi sulla validità dell’offerta pur essendo stata la Società DCM SRL costituita solo in data 18 dicemnte 2017, con un capitale sociale di 10.000,00 euro di cui versati solo 2.800,00 Euro. “Le prime perplessità sulla operazione emersero quando la Società DCM SRL stipulò un contratto di fitto di ramo di azienda con il sodalizio DAR SRL, avente la stessa sede legale del locatore – spiega Antonino – Il fitto di ramo di azienda prevedeva il passaggio di tutta la forza lavorativa alla DAR SRL, di cui 113 dipendenti venivano trasferiti contestualmente alla stipula del contratto alle dipendenze della DAR SRL senza alcun rispetto dei criteri posti dalla Legge 223/1991 nel mentre per gli altri 112 veniva assunto formale impegno a fare altrettanto in un’epoca successiva. Nelle more i 112 dipendenti non assunti alle dipendenze della DAR SLR venivano posti in cassa integrazione guadagni. Stranamente la DCM SRL decideva successivamente di porsi in liquidazione volontaria senza che nessun impegno di salvaguardia del patrimonio aziendale della GSE, in cui a buon diritto rientravano anche le maestranze, venisse così mantenuto ed anche la volontà dichiarata di garantire ai dipendenti non ancora assunti dalla DAR SRL percorsi di formazione continua rimaneva una chimera. Insomma l’intera operazione sembra essere stata concepita con l’intento di acquisire le commesse in pancia alla GSE SRL riducendo sensibilmente la forza lavoro impiegata. Per fare luce sull’intera vicenda, e restituire una speranza ai lavoratori che rischiano il licenziamento, ho presentato un ordine del giorno da discutere nel Consiglio Comunale con cui si impegna il Sindaco e la Giunta Municipale a porre in essere tutte le azioni a salvaguardia dei lavoratori ex GSE rimasti privi di occupazione coinvolgendo l’Amministrazione Provinciale, la Regione Puglia e la Prefettura affinché venga sventato il palese tentativo di cessione dell’intero complesso aziendale dalla DCM SRL alla DAR SRL aggirando i vincoli posti dalla Legge 23 luglio 1991 n. 223 in materia di cassa integrazione, mobilità e trattamento di disoccupazione”.
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