BRINDISI – Una richiesta, urgente, per un incontro con il neo Prefetto di Brindisi viene chiesto, a gran voce, dalle sigle sindacali di Brindisi della Filctem – Femca – Uiltec – Ugl Chimici – Cisal Chimici per la vertenza Eni Versalis.
Le rappresentanze unitarie dei lavoratori hanno chiesto un incontro, in occasione dello sciopero già proclamato per domani mercoledì 20 gennaio, al Prefetto di Brindisi e alle Istituzioni Locali e Regionali, per riportare loro le preoccupazioni dei lavoratori diretti e indiretti del Petrolchimico.
La richiesta giunge dopo gli approfondimenti intercorsi presso il Ministero dello Sviluppo economico il 12 gennaio scorso alla presenza del Ministro Guidi, del Management del gruppo Eni e dell’Amministratore Delegato di Versalis. “Giudichiamo insufficienti le dichiarazioni e le rassicurazioni circa le prospettive del settore chimico e non condividiamo le scelte di Eni di concentrare il suo core-business esclusivamente sulle attività di esplorazione ed estrazione, disimpegnandosi di fatto nel settore della chimica italiana e sugli investimenti già annunciati – annunciano i rappresentanti sindacali – Consapevoli che il nostro Petrolchimico oggi ha una valutazione certamente positiva in termini di affidabilità e di produttività, guardiamo con preoccupazione alla scelta di affidare il nostro futuro a società finanziarie che reggono i loro investimenti in termini di profitti economici. Eni, per la sua storia, ha un preciso dovere verso il nostro paese e verso il nostro territorio che è quello di consolidare ed implementare il settore della Chimica, in un contesto più ampio quale quello industriale e lo può fare solo rimanendo alla guida del Gruppo”.
Per i sindacati, la battaglia nel mantenere il Petrolchimico in terra di Brindisi deve essere di tutto il territorio. “Non ci sono paesi industrializzati al mondo che rinunciano passivamente ad avere un gruppo consolidato che faccia industria, partendo dalle strutture di ricerca fino ad arrivare a siti altamente tecnologici e all’avanguardia sotto l’aspetto ambientale e della sicurezza degli impianti – sottolineano – Brindisi risponde a queste caratteristiche, grazie soprattutto all’ausilio dei lavoratori che nel tempo hanno accresciuto la loro professionalità, per questo motivo intendono rappresentare la loro contrarietà alla scelta scellerata dell’Eni, difendendo così il loro futuro lavorativo in questo momento drammatico di crisi economica ed occupazionale”.
Le Segreterie della Filctem – Femca – Uiltec – Ugl Chimici – Cisal Chimici di Brindisi, dopo aver coinvolto le Istituzioni tutte, si sono detti preoccupati per i risvolti della vertenza che potrebbe aumentare un disagio sociale già molto drammatico nella nostra provincia. Per questo, in concomitanza con lo Sciopero Generale del Gruppo Eni, indetto dalle Segreterie Nazionali e Territoriali, il 20 gennaio prossimo si terrà un sit in davanti all’entrata del Petrolchimico. Nell’occasione una Delegazione Sindacale, guidata dal Segretario Generale Nazionale Emilio Miceli, sarà ricevuta dal Prefetto di Brindisi per fare il punto della situazione sulla vicenda e informare tutti sulle tensioni sociali che tale vertenza potrebbe determinare a breve nel nostro territorio.
BrindisiOggi
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