BRINDISI- Un migliaio di lavoratori per Versalis, tutte ditte non locali, e la CNA lancia l’allarme.
Si starebbero penalizzando le ditte brindisine, secondo la CNA, che già da tempo avrebbe evidenziato come all’interno del Petrolchimico di Brindisi si starebbero utilizzando fornitori provenienti da altre province.
“Una situazione insopportabile e, soprattutto, non più tollerabile- dice la CNA- considerato soprattutto che parliamo di un territorio che, proprio a causa dell’insediamento di queste grandi aziende, ha già pagato un prezzo altissimo sia dal punto di vista sociale che ambientale. Brindisi sembra, ormai, essere diventata sempre più ‘terra di conquista’, dove chi si insedia con i propri impianti, una volta ottenuto ciò che serve per avviare la produzione, ‘dimentica’ di avere anche dei doveri che, nel caso specifico, equivalgono al coinvolgimento di manodopera ed imprese del posto”.
“Tali industrie- incalza- operano ricorrendo spesso a procedure del tutto prive di trasparenza e utilizzando fornitori di altri territori per attività su cui, invece, vi è una consolidata presenza di PMI locali.
Per cui sollecitiamo con forza le istituzioni locali ad intervenire per costruire le condizioni per un rapporto più trasparente e contestualmente rivolgiamo un invito al confronto, serio e costante, a chi da questa città ha ‘preso’ e ricevuto tanto e continua a prendere e ricevere ancora oggi”.
BrindisiOggi
E’ classico, per chi non vuole andare a fondo di un problema, disquisire sugli effetti e non sulle cause di una determinata situazione. Facciamoci la domanda: perché non vengono scelte società e manodopera brindisina? Perché aziende che avrebbero buon gioco a scegliere aziende locali , si rivolgono ad altri territori? Ecco, fatevi queste domande, e se avete coraggio ( ma tanto coraggio, tanto fegato), datevi la risposta. Magari dopo le elezioni, che ora non sarebbe opportuno……