SAN VITO DEI NORMANNI- Due persone libere ed altre due passano dal carcere ai domiciliari, il giudice rivede le misure cautelari per quattro dei venti indagati finiti in manette lo scorso 30 gennaio nell’ambito dell’operazione Bronx. Condotta dai Carabinieri di San Vito dei Normanni l’inchiesta ha portato a sgominare un giro di droga ed estorsioni che partivano dal comune di Carovigno e si estendevano anche su San Vito dei Normanni, San Michele Salentino e Brindisi. In carcere erano, così, finiti: : Armando Caccetta, 37 anni, di Carovigno; Savio Di Gioia, 39 anni, di San Vito dei Normanni; Alessio Di Latte, 33 anni, di Carovigno; Chrristian Ferri, 32 anni, di Brindisi; Francesco Leo, 49 anni, di Carovigno; Vincenzo Monna, 36 anni, di Carovigno; Angelo Saponaro, 30 anni, di Carovigno; Giovanni Saponaro, 57 anni, di Carovigno; Cosimo Saponaro, 50 anni, di Carovigno; Mirco Scatigna, 26 anni, di Carovigno; Giuseppe Suma, 37 anni, di Carovigno; Francesco Turrisi, 44 anni, di San Vito dei Normanni; Pietro Venerito, 29 anni, di San Michele Salentino. Ai domiciliari, invece, sono finiti: Catia Cardone, 33 anni, di Carovigno; Nicol Lucia Moore, 22 anni, nata in Inghilterra, domiciliata a Carovigno. Era stato, invece, disposto l’obbligo di dimora per M.G., 47 anni di Carovigno. Tutti erano accusati a vario titolo di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione abusiva e uso di armi, estorsioni, corruzione e rivelazione di segreti inerenti a un procedimento penale, per quest’ultima accusa era finito nei guai anche un carabiniere.La scorsa settimana il giudice ha rigettato il riesame per Francesco Leo ed accolto parzialmente quello per Cosimo Saponaro che dal carcere è stato trasferito ai domiciliari. I due, rappresentati dall’avvocato Vincenzo Lanzillotti, sono accusati di una tentata estorsione ai danni di un imprenditore per 30mila euro. Dal carcere ai domiciliari anche per Alessio Di Latte mentre tornano in libertà Cardone Catia e Angelo Saponaro.Anche questi tre sono rappresentati dall’avvocato Lanzillotti. Cosimo Saponaro,Alessio Di Latte, Catia Cardone, Angelo Saponaro hanno deciso di patteggiare assumendosi la responsabilità dei reati a loro ascritti e per questo il giudice ha rivisto le misure cautelari.
BrindisiOggi
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