BRINDISI- La Federazione provinciale del Partito Democratico non farà nessun apparentamento a Carovigno. Lo dice chiaramente il segretario provinciale Maurizio Bruno, dopo il sostegno dichiarato del consigliere regionale democratico Pino Romano al candidato sindaco di Ncd Franco De Biasi, ex Pdl. Veleni nel partito democratico sulla vicenda Carovigno.
“Si intende precisare in modo inequivocabile che il partito- afferma Bruno- così come già dichiarato dal circolo cittadino e dal candidato Lanzillotti, non fornirà alcuna indicazione di voto per il ballottaggio previsto il prossimo 14 giugno a Carovigno. Tale decisione, deriva non solo da una approfondita e democratica discussione negli organismi dirigenti del PD del territorio, ma soprattutto da un’ attenta valutazione politica. Per questa ragione, in piena coerenza con la scelta dell’elettorato, saremo all’opposizione qualunque sia il verdetto di domenica con l’intento di rappresentare al meglio il mandato ricevuto.”
Bruno va oltre, dice che non puo’ tollerarsi alcuna indicazione diversa, pur riveniente da rappresentanti istituzionali del pd, perchè non può esistere un “partito degli eletti” che ragioni fuori da una logica di comunità politica e che detti, in modo assolutamente arbitrario ed autoreferenziale, indirizzi di voto e linee politiche diverse da quelle individuate dal PD provinciale e locale in modo pienamente legittimo.
Insomma il provinciale ai ferri corti con Romano, dove si ipotizza un tradimento già al primo turno da parte del consigliere regionale. “Non siamo interessati a comprendere le logiche di potere sottese a tali deplorevoli comportamenti- aggiunge il segretario provinciale- anche se è difficile ignorarle e semplice, invece, immaginare che queste stesse logiche abbiano prevalso già al primo turno delle amministrative. Magari dirottando il proprio elettorato” verso candidati diversi da quello sostenuto dal pd di Carovigno e verso altre liste sperando, così, di racimolare qualche voto in più a sostegno della propria affermazione personale. Diventa legittimo chiedersi, a questo punto, se queste esecrabili sortite non rappresentino in un certo senso un personale “debito elettorale” da ripagare.”
Bruno le chiama tattiche di bassa lega che producono danni ai territori ed agli equilibri politici aprendo la porta a degenerazioni di ogni ordine e grado.
A questo punto, a qualche giorno prima del turno di ballottaggio il segretario provinciale precisa anche altre situazioni in altri comuni. Ad Oria chiede con forza e pubblicamente al PD locale di rivedere la scelta di sostenere il candidato di centrodestra Ferretti (già FI). “Sarebbe un ulteriore errore dopo la sciagurata scelta di correre da soli- dice Bruno- in un totale quanto dannoso isolamento politico che ha ridotto il partito ai minimi termini. Né a favore della scelta di sostenere Ferretti può accamparsi il fatto di ottenere, per questa via, un seggio in consiglio comunale. Non è pensabile, infatti, di scambiare la dignità e l’identità politica di un partito con un seggio”.
Mentre a Mesagne la Federazione provinciale del partito democratico è impegnata a sostenere Ninni Mingolla ed a San Vito Domenico Conte.
BrindisiOggi
Il caro Bruno dal suo pulpito dimentica e non accetta niente dove i candidati al ballottaggio sono solo dell’Area di Centro Destra buttando lumi e strali contro Pino Romano per una sua esternazione personale,ma squisitamente politica,sulla persona di Francesco De Biasi,lealta’,onesta’ e coerenza nel lavoro da questi svolto in Regione pur nelle differenti posizioni politiche e ruoli. E allora perche’caro Bruno non hai letto prima l’analisi che ha fatto Carmine Dipietrangelo sui nodi e colpe del PD e del non consenso specialmente a Carovigno dopo le vicissitudini di un certo Mele.Il lupo perde il pelo ma non il vizio continuando a fare,in questo caso,e con demagogia,la volpe che non arriva all’uva e dice che e’ acerba.Il popolo e’ sovrano,almeno quando si vota,cercando il minor male per la propria citta’,ed e’ a loro che bisogna darne conto.