BRINDISI- Vasca per la raccolta dei reflui sulla spiaggia del Pilone, il prefetto di Brindisi con l’intesa del Ministero dell’Ambiente convoca un tavolo tecnico per il giorno 12 ottobre, alle ore 12. “In considerazione della divergenza delle posizioni delle parti ed al fine di ricercare una definizione condivisa dell’annosa problematica, previo costruttivo confronto- dice la Prefettura- è stata compulsata l’attivazione di un tavolo tecnico di coordinamento attraverso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, anche in adesione alla risoluzione della 13^ Commissione Permanente del Senato – Territorio, Ambiente e Beni Ambientali del maggio 2017”. La riunione si svolgerà, in videoconferenza, con i referenti del Ministero Ambiente e con tutti gli enti interessati. Nel frattempo il senatore di Direzione Italia, Vittorio Zizza, chiede la sospensione dei lavori. “Il Ministero dell’Ambiente ha convocato un tavolo di coordinamento, fra tutti gli organi coinvolti, per il prossimo 12 ottobre, ma i lavori del progetto continuano indisturbati- dice Zizza- Con una nota inviata dal sottoscritto all’Acquedotto Pugliese, alla Regione Puglia e al Comune di Ostuni e a tutti gli enti competenti, ho chiesto, anche in attesa dell’incontro romano, nel quale si valuteranno progetti alternativi e si verificherà il progetto avanzato dell’AQP, che i lavori per la vasca di sollevamento siano sospesi immediatamente. La sospensione dei lavori, tra l’altro, si rende indispensabile se si considera che durante queste due settimane che ci separano dal tavolo tecnico la realizzazione dell’impianto potrebbe essere portata a termine vanificando tutti gli sforzi fatti sino ad ora per salvaguardare il territorio ed arrecando così danni irreparabili”.
“La realizzazione di tale progetto è una questione che riguarda tutti, in primis i cittadini, perchè si parla di tutelare e salvaguardia l’ambiente e un tratto di costa fra i più belli del Salento- conclude il senatore di Direzione Italia- Tutte le decisioni che verranno prese a riguardo dovranno avere il benestare di tutti gli organismi coinvolti. Non possiamo permettere che il destino, anche turistico, del nostro territorio, dipenda dalla volontà di un solo ente e non rispetti le normative ambientali”
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