BRINDISI – Dubbi e perplessità della consigliera comunale dei 5Stelle Tiziana Motolese sull’avviso pubblico per la valorizzazione dei beni monumentali della città. Motolese chiede al sindaco di ritirare il bando. Queste le sue motivazioni: “Pur condividendo l’idea dell’avviso pubblico di voler proseguire sulle orme lasciate dal PAST, dall’ulteriore approfondimento fatto riteniamo comunque inopportuna la durata triennale della convenzione, primo perché a nostro modo di vedere è una durata quinquennale (con verifica di metà periodo) il termine utile ad assicurare una corretta programmazione per la gestione dei beni culturali in una città che vuole candidarsi ad essere realmente a vocazione turistico/culturale; in secondo luogo, facendo rapidamente un semplice calcolo, probabilmente ci si troverà a decidere se assegnare una proroga o bandire un nuovo avviso pubblico praticamente a pochi mesi dal voto per il rinnovo del consiglio comunale e quindi, potenzialmente, non vorremmo che la futura assegnazione diventi un utile strumento di scambio elettorale in mano ai partiti di maggioranza.” La consigliera comunale pentastelleta parla di assoluto pressapochismo nella redazione dell’avviso pubblico “Anche un occhio poco attento – precisa la Motolese – avrebbe notato l’utilizzo differente nei caratteri che hanno portato alla stesura dell’avviso e che fanno subito pensare ad un maldestro copia e incolla. Ed infatti, sono numerose le parti dell’avviso che risultano essere prese per intero da altri documenti, come ad esempio l’art. 2 dell’avviso pubblico che riprende interamente l’art. 9 della convenzione ancora in essere tra il Comune di Brindisi ed una associazione “per l’istituzione di un sistema integrato di promozione del territorio, valorizzazione e fruizione dei beni culturali della città di Brindisi, denominato PAST”. O ancora, parti dell’art. 5 dello stesso avviso che riprendono alcuni punti della delibera n. 62 del 2 marzo 2018 del commissario straordinario Santi Giuffrè.” Conclude con un invito Motolese direttamente al Sindaco Rossi e al dirigente competente “Auspichiamo un immediato ritiro in autotutela dell’avviso pubblico, vorremmo infatti evitare contenziosi contro l’amministrazione comunale che potrebbero facilmente derivare da un potenziale e ragionevole vantaggio di chi oggi vanta quella convenzione ancora in essere e che è stata presa come punto di riferimento per la stesura dell’avviso pubblico. Allo stesso modo, eventuali altri ricorsi potrebbero essere sollevati proprio da chi oggi detiene quel servizio, ed una sua eventuale esclusione per i motivi prima rappresentati, andrebbe a costituire un suo concreto ed involontario svantaggio. Consigliamo quindi che per una nuova e più congrua redazione dell’avviso pubblico si possa prevedere anche una preventiva fase di ascolto delle realtà associative ed imprenditoriali territoriali e del settore, così da recepire in maniera equa le istanze di chi quotidianamente ha a che fare con la gestione del turismo e dei beni culturali cittadini. Quello che sembrava essere un abito su misura in realtà si è rivelato essere un vero e proprio disastro amministrativo”.
BrindisiOggi
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