BRINDISI- Trascorso un anno esatto dalla prima consiliatura Consales il consigliere comunale del pd, renziano, Salvatore Valentino traccia un bilancio di ciò che è stato fatto e fa alcune riflessioni sulle lamentele dei brindisini. Nero e bianco di questa legislatura. Riceviamo e pubblichiamo integralmente il suo intervento.
“Con l’assise del 6 agosto u.s. si sono di fatto conclusi i lavori di questo primo anno di consiglio comunale. Il tempo trascorso ci sembra adeguato per poter esprimere un giudizio di merito sull’operato svolto fin’ora sia dalla nostra amministrazione sia dalla classe politica locale. Cercheremo di essere obiettivi augurandoci di dare una risposta esauriente ai tanti cittadini che chiedono a chi li governa cosa sia stato fatto di concreto per il benessere della nostra città in quest’ultimo anno.
Inizieremo con l’elencare le cose positive. In assoluto il risultato più eclatante è stato il recupero dei 27 milioni di euro di IMU ed ICI non fatti pagare “per distrazione” alle grandi aziende negli scorsi anni. Grazie al lavoro certosino dell’assessore Lo Martire questa imponente mole di entrate ha consentito di riassestare i traballanti conti del Comune aumentandone le disponibilità a tutto vantaggio dell’intera collettività. Nell’ultimo anno è stata resa fruibile ai brindisini un’estesa area verde attrezzata, il parco del Cillarese, che non sfigurerebbe in ben più grandi città metropolitane. E’ stata altresì acquisita sempre da parte del Comune la gestione in esclusiva del parco Cesare Braico che unitamente al parco “Di Giulio” fanno di Brindisi una delle città più verdi della nostra regione. I lavori sul lungomare Regina Margherita, dopo un’iniziale stasi, hanno finalmente ricevuto la giusta accelerazione e consentono oggi di passeggiare su una delle più gradevoli “promenade” nazionali. La regata Brindisi-Corfù che parte proprio dal nostro lungomare è sta ulteriormente valorizzata entrando a far parte degli appuntamenti classici della nautica internazionale. Il “Brindisi Wine-Festival” è stato un indiscutibile successo di partecipazione popolare ed ha visto la nostra città pulsare di vita come forse non accadeva da anni o come forse non era mai accaduto prima. Il “dormitorio” di via Provinciale S.Vito le cui condizioni igienico-sanitarie erano una vergogna per una nazione civile è stato ristrutturato nei tempi previsti consentendo a tanti fratelli extracomunitari di avere una sistemazione più dignitosa. La baraccopoli e l’amianto che deturpavano la costa nord in prossimità di Acque Chiare sono state definitivamente smantellate. Il caso Melissa, scoppiato pochi giorni l’insediamento del sindaco Consales, è stato affrontato dal primo cittadino con la giusta dose di fermezza tutelando la dignità di una comunità, come la nostra, troppo frettolosamente etichettata come “mafiosa”. In ambito culturale, nonostante la carenza di fondi, si è continuato a dar vita e vitalità al teatro Verdi allestendo un cartellone di tutto rispetto. Si è mantenuto inoltre nella fruibilità della città il “Museo Faldetta” risparmiando al tempo stesso 200.000 euro l’anno. Sono stati tutelati gli interessi degli studenti universitari brindisini rinnovando per i prossimi 10 anni le convenzioni con l’Università di Bari e con l’Università del Salento. Col progetto “start-up” approvato nell’ultimo consiglio comunale verranno messi a disposizione in forma gratuita locali di proprietà comunale per far partire iniziative di piccola imprenditoria artigianale, cercando in tal modo di dare una sia pur piccola risposta alla grave piaga della disoccupazione giovanile.
Come in tutte le attività umane naturalmente qualche errore è stato commesso. In primo luogo una certa tendenza da parte del primo cittadino, soprattutto nei primi mesi di mandato, ad un decisionismo talora testardo che ha creato più di qualche malumore nella stessa maggioranza come nel caso della apertura dei corsi la cui utilità a molti ancora sfugge o come per l’organizzazione in piena autonomia della “estate Brindisina” dello scorso anno. Altre volte la normale dialettica politica ha assunto in consiglio comunale i toni esasperati di una conflittualità aspra e di una violenza verbale inaudita com’è accaduto negli scontri col consigliere Pennetta. Molto rimane ancora da fare in tema di igiene pubblica, di sicurezza, di ambiente, di portualità, di piano urbanistico ma il cammino per la fine della consiliatura è ancora lungo.
Venendo infine alla classe politica locale riteniamo che non abbia dato in questo anno grandi segnali di conseguita maturità. Bocciando per esempio la mozione sulle “unioni civili” ha ribadito di possedere una mentalità più provinciale e conservatrice che mitteleuropea ed innovatrice. Ha inoltre reiterato quella litigiosità e quella tendenza alle “fibrillazioni” ed alle “transumanze” che la caratterizzano ormai dall’inizio di questo secolo. Anche questa consiliatura per esempio ha visto frequenti cambi di casacca che più che essere espressione di un vivace dibattito interno all’”intellighienzia” locale rappresentano una forma di degenerazione della politica. Piuttosto che di “trasformismo” sarebbe opportuno parlare in alcuni di questi casi di “personalismo”, un singolare fenomeno dove ognuno più che un partito od un movimento politico finisce col rappresentare solo se stesso. Tra i pochi a rimanere coeso è stato il gruppo del PD che ha lavorato per ricompattare le varie anime della maggioranza dando equilibrio e stabilità all’amministrazione.
In conclusione a nostro giudizio Brindisi, pur con tutti gli enormi limiti che sarebbe da ipocriti disconoscere, ci sembra oggi migliore di un anno fa e siamo convinti che con impegno, buona volontà e lealtà tanto ancora di buono si possa fare”.
BrindisiOggi
Commenta per primo