BRINDISI- Un’inaugurazione dell’anno accademico quella per l’Università del Salento un po’ sottotono e decisamente poco partecipata a vedere i tanti posti vuoti all’interno del Nuovo Teatro Verdi a Brindisi dove si è svolta la cerimonia. Assente il Ministro Francesco Profumo, impegnato a Napoli con i Ministri dell’Educazione e del Lavoro tedeschi, anche se resta il dubbio che l’assenza sia collegata all’ispezione richiesta da alcuni parlamentari sull’operato dell’ateneo leccese. Una bufera alla quale tuttavia oggi non si è fatto cenno. Il rettore Domenico Laforgia, invece, nel suo discorso ha rivolto un appello proprio al governo ed alle istituzioni parlando di tagli che penalizzano gli studenti e l’offerta formativa della sua università. “I tagli lineari e la cosiddetta spesa storica, da cui dipende il finanziamento ordinario, sono oggettivamente ed eticamente scorretti perché fanno venire meno proprio i principi di merito, di pari opportunità e di reciprocità- ha detto il rettore- Perché uno studente di una università storicamente più antica costa due o tre volte il costo di uno studente di un’Università più giovane?”. Senza contare che proprio a Brindisi i corsi universitari sono a rischio chiusura. “Dopo sette anni dal processo di delocalizzazione dei corsi universitari, invece di poter misurare la crescita di quello che per il nostro territorio è un valore aggiunto facciamo i conti con un futuro che ci preoccupa” ha detto il sindaco di Brindisi Mimmo Consales. In particolare il primo cittadino di Brindisi ha fatto riferimento al riassetto dei poteri locali ed al peso che tutto questo avrà sull’università ma anche sulla ricerca. “Il nostro impegno è incondizionato e non abbiamo intenzione di abdicare” ha concluso Consales. La cerimonia ha visto anche la consegna di una targa commemorativa agli studenti del Morvillo Falcone di Brindisi e a quelle ragazze, prima fra tutte Melissa Bassi, vittime dell’attentato dello scorso 19 maggio. A conclusione la consegna della laurea honoris causa in “Filosofia e Scienze dell’Educazione” al prof. Jean-Robert Armogathe. L’apertura dell’anno accademico ha visto tuttavia un fuori programma, quello degli studenti del Link-Udu di Lecce che dopo aver steso uno striscione di protesta all’esterno del teatro, hanno fatto ingresso all’interno della sala sbandierandone un altro rivolto al ministro Profumo. Il coordinatore Link-Udu ha poi chiesto di porte intervenire dinnanzi alla platea, una richiesta che il rettore ha accolto con estrema disponibilità lasciando che lo studente desse lettura dell’appello rivolto all’intera comunità accademica e per il quale ha chiesto la sottoscrizione al rettore ed ai docenti. Ovviamente l’appello rimarcava la necessità di aprire un dibattito orizzontale su temi e problemi che in questo momento l’università sta affrontando, dalla didattica al piano dell’edilizia, dal bilancio e la ricerca alla contrattazione sindacale. Peccato che non si facesse cenno anche ai problemi delle sedi distaccate come quella di Brindisi per la quale il futuro resta sempre più incerto.
Lucia Pezzuto
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