BRINDISI- Dal prossimo primo febbraio l’Università del Salento perde alcuni servizi essenziali quali portierato e reception e dal primo maggio anche quelli di pulizia, il polo brindisino rischia la chiusura.
Lo ha comunicato la stessa Provincia con una lettera inviata il 18 gennaio all’Università del Salento e al Comune di Brindisi.
“La Provincia in evidente difficoltà a causa di una sciagurata riforma del Governo Renzi alza bandiera bianca- ha notare Brindisi Bene Comune- annuncia in gravissimo ritardo di non essere più in grado di gestire i servizi assolutamente indispensabili per il funzionamento dell’Università scaricando il tutto sulle spalle della stessa Università e del Comune di Brindisi”.
Il taglio dei servizi , ovviamente, si ripercuoterà anche sui circa 10 lavoratori sino a questo momento impiegati e sugli stessi studenti che frequentano il polo universitario.
“Questa situazione non è assolutamente accettabile, non possiamo correre il rischio che lunedì l’Università del Salento non riapra le aule e sia costretta a sospendere le lezioni per mancanza di addetti ai servizi accessori- dice Riccardo Rossi- chiediamo quindi alla Provincia di prorogare per almeno 3 mesi il contratto in essere per il servizio di Portierato e Reception per dare modo all’Università ed al Comune di Brindisi , magari con il coinvolgimento della Regione Puglia di trovare una soluzione alla crisi in atto”.
Dello stesso parere il consigliere comunale COR , Pietro Guadalupi: “Ritengo opportuno e doveroso che la Provincia faccia il possibile per prorogare tali contratti di servizio almeno sino alla conclusione dell’anno accademico.”
“Sarebbe auspicabile, data l’importanza e la complessità dell’argomento in questione- conclude Guadalupi- che Comune, Provincia e Regione trovino tutti insieme una soluzione definitiva affinché questo territorio non sia nuovamente ed ulteriormente mortificato con la perdita di posti di lavoro e dei corsi universitari.”
Mi auguro perlomeno che chiunque sia responsabile di tutto ciò abbia il coraggio di vergognarsi,magari di nascosto, ma che si vergogni. DORETTO TOMMASI