BRINDISI- La scheda è carica ma a scuola il pasto non arriva e la bambina mangia solo un panino vuoto. A causa della cattiva gestione e della mancata comunicazione tra servizio mensa, Comune e scuola, ci vanno di mezzo i bambini. Ennesima mamma che segnala l’inefficienza del servizio mensa scolastica. Il fatto è accaduto nella giornata di ieri, alla scuola elementare di Bozzano. La stessa cosa si era verificata nella stessa scuola qualche giorno.
La donna racconta che aveva caricato la scheda una settimana fa, esattamente mercoledì scorso. “Ieri mi hanno chiamato da scuola per andare a prendere la bambina (che frequenta il tempo pieno) dicendomi che la scheda era scarica.- racconta la mamma- Mi sono recata al Comune e mi hanno assicurato che nella scheda i pasti c’erano, mi dicono che la bambina può mangiare. Io ero serena. Ma una volta a casa mia figlia mi racconta che le avevano dato solo un panino vuoto perché il suo pasto non è mai arrivato e che i compagni le hanno offerto qualcosa del loro cibo”.
La bambina è tornata a casa affamata.
Eppure la mensa è già partita da una settimana, ma i disagi continuano. Dalla scuola dicono di non aver colpe perché eseguono le direttive del Comune. Ma è anche vero che un istituto pedagogico non può lasciare che i bambini siano vittime delle inefficienze degli adulti.
Solo qualche giorno fa è accaduta una storia simile ad una scolara di prima elementare. Anche in quel caso la scheda era carica, i genitori sono stati chiamati per ritirarla, poi con vari interventi al Comune è stato assicurato che il pasto sarebbe arrivato. Ma la bambina tornando a casa ha raccontato che l’hanno fatta vestire e lasciata nel corridoio dicendole che sarebbero venuto i genitori a prenderla. Poi dopo diverso tempo un operatore scolastico ha informato che il pasto per lei era arrivato. Alla fine la piccola, di appena sei anni, ha mangiato sola nell’aula con il cibo lasciato raffreddare.
Tutto questo nonostante i genitori paghino il servizio, con tariffe anche aumentate rispetto allo scorso anno. Tutto questo in barba ai diritti e al rispetto dei bambini.
Lucia Portolano
Solo schifo , non ci sono altre parole , vorrei vedere se al Sindaco e i suoi collaboratori verrebbe dato un panino vuoto ? I bambini vanno tutelati qualunque sia stata la regola del servizio , solo schifo , gli immigrati vengono pagati 37,00€ al giorno , i nostri bambini non mangiano , schifo !!!
Ben detto eugè!
E’ semplicemente vergognoso come viene gestito il servizio. I bambini hanno diritto al pasto dal momento che sono entrati nella scuola indipendentemente se la scheda è carica o meno. Se qualche genitore non paga o c’è un disservizio questo non può ricadere sul bimbo. In un secondo momento si verifica con i genitori interessati la regolarità delle posizioni. Gestire in questa maniera non è difficile , è semplicemente corretto e semplice. Gestire utilizzando come scudi umani i bambini è vomitevole.
Tutte a Brindisi succedono queste schifezze-
che rinunciasse mai qualche maestra al pranzo per darlo ai piccoli non sarebbe mai che perdessero qualche etto