BRINDISI- Eradicazione degli ulivi nel Salento, la Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore chiede una moratoria e sostiene la mobilitazione popolare. Riceviamo e pubblichiamo la nota della Fondazione.
“Durante il nostro cammino ci siamo appellati più volte al ritorno alla terra, una condizione quasi imprescindibile per il momento storico che il nostro Paese sta vivendo. I recenti avvenimenti che hanno interessato la Puglia, i suoi uliveti e la sua gente non possono passare sotto silenzio e devono invogliare l’intero Paese ad una riflessione profonda sulle nostre radici e ad una mobilitazione civica volta a chiedere risposte concrete agli interrogativi di donne e uomini che, sotto la forza dello scellerato piano di eradicazioni, assistono giorno dopo giorno all’irresponsabile mattanza che interessa la plurimillenaria agro-foresta più preziosa e spettacolare del Mezzogiorno.
Gli uliveti non sono soltanto economia, paesaggio, storia. L’ulivo è un simbolo: ogni pianta scandisce il tempo dell’esistenza, lo ha fatto con i nostri antenati e continua a farlo per noi, che forse siamo soltanto più rassegnati o, peggio, indifferenti. Ogni uliveto è un luogo identitario, un forziere di tradizioni e valori, una straordinaria eredità di saperi da non disperdere.
Sono stati sollevati non pochi dubbi sull’intera vicenda Xylella, resa ancora più complessa da negligenze, omissioni e semplificazioni che fanno aleggiare su di essa l’ombra degli affari e della speculazione mascherata da fredda burocrazia. La nostra partecipazione, lo scorso 21 novembre, con Lorenzo Caiolo, il nostro referente di San Vito dei Normanni, all’incontro di Cellino San Marco, occasione in cui è stato presentato il libro-inchiesta “Xylella Report” della giornalista Marilù Mastrogiovanni, ha accresciuto in noi la consapevolezza che sdegno e stupore non bastano a proteggere i “nostri” ulivi, figli generosi di una terra meravigliosa che ha tanto da offrire e che rappresenta, con la sua naturale vocazione olivicola, una parte rilevante dell’identità del nostro Paese.
L’intento è quello di dare voce ad un territorio e unire le forze per chiedere una moratoria immediata volta a fermare l’abbattimento degli ulivi, previsto dal piano Silletti, e tesa a bloccare le scellerate disposizioni che, sfruttando la strategia dell’emergenza, prevedrebbero il ricorso all’irrorazione per via aerea di pesticidi e fungicidi che, ancor più in una regione già al quarto posto in Italia per la quantità di fitofarmaci utilizzati, appaiono di grave nocumento alla salute umana e ambientale. Nello specifico, le disposizioni i cui effetti andrebbero sospesi in modo immediato sono le seguenti: la Decisione di esecuzione 789/2015, relativa alle misure per impedire l’introduzione e la diffusione nell’Unione della Xylella fastidiosa, e il Decreto ministeriale del 19/06/2015, recante misure di emergenza per la prevenzione, il controllo e l’eradicazione di Xylella fastidiosa nel territorio nazionale. A fronte delle misure individuate dall’organismo commissariale, chiediamo la certezza scientifica, il supporto alle realtà locali in difficoltà e la possibilità di considerare e promuovere buone pratiche agronomiche che attraverso la rigenerazione del suolo e la nutrizione equilibrata delle piante possono avere riflessi positivi sulla sostenibilità ambientale, sullo stato di salute delle piante e sulle caratteristiche qualitative e quantitative della produzione.
Non è solo un’emergenza ambientale, la vicenda Xylella oggi, apprendendo dell’apertura di un’ennesima inchiesta, si configura come una questione sociale, culturale, identitaria, morale. Dobbiamo mobilitarci, tutti insieme, per far sentire un’unica grande voce. Da soli non andiamo da nessuna parte. Insieme, possiamo farcela.”
BrindisiOggi
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