BRINDISI- Una catena umana sul lungomare per bloccare il progetto Edison. Parteciperà anche la CGIL di Brindisi sabato prossimo 30 settembre alle 18, sul lungomare, da piazza Vittorio Emanuele II sino a piazzale Lenio Flacco, alla catena umana promossa dalle associazioni per bloccare il progetto Edison. “Ci uniremo in un abbraccio simbolico a difesa del porto, volano di sviluppo della Città, dando seguito alla partecipata manifestazione del 24 agosto scorso, contro la costruzione a Costa Morena del Terminale Edison- dice Antonio Macchia, segretario della CGIL- Un abbraccio simbolico tra tutti i “brindisini ignoranti” – così siamo stati etichettati e liquidati da chi preferisce l’uniformità del pensiero unico non tollerando la diversità di vedute e il confronto democratico – nella consapevolezza comunque che: “Sapere di non sapere è sempre un passo verso il sapere”. “Ribadiremo nel corso della manifestazione- aggiunge- la posizione della Camera del lavoro che resta quella nota da sempre: si tratta di un investimento che non è green, azzererà la polifunzionalità del porto perché farà da tappo allo sviluppo della logistica (che invece ha potenzialità straordinarie e ricadute incalcolabili), vanificherà l’investimento da 70milioni di Rfi che connette il porto alla ferrovia annullando anche l’intermodalità dello scalo brindisino, ostacolerà lo sviluppo di altre attività. In ultimo, ma non per ultimo, la Cgil contesta la localizzazione del sito, per un impianto ad alto rischio di incidente rilevante inserito in una area in cui ne ricadono altri 11 e a ridosso della città che pone seri rischi per la sicurezza di tutti i brindisini”.
BrindisiOggi
Commenta per primo