BRINDISI- Un grande impianto sportivo, un villaggio dello sport, alle spalle dell’Ipercoop con piscina e vari campi da gioco. Il consiglio comunale approva la pubblica utilità del progetto presentato dalla società Icos per la realizzazione di un villaggio sportivo in contrada Lo Spada. Ma per realizzarlo è necessario andare in deroga agli attuali strumenti urbanistici imposti dalla Regione. L’ordine del giorno è stato illustrato dall’assessore all’Urbanistica Pasquale Luperti, giusto due righe non molto di più.
Qualcuno anche nella maggioranza, come il consigliere Francesco Cannalire ha storto il naso ed è intervenuto in discussione sollevando alcune perplessità, lo stesso hanno fatto i consiglieri di opposizione Mauro D’Attis e Gianpiero Pennetta. Ciò che è stato contestato è l’iter procedurale, definito una forzatura. “Una delibera che non ha senso- spiega Cannalire- la zona è vincolata dai piano paesaggistico regionale, la legge prevede che il privato chieda alla Regione la perimetrazione. La deroga può anche avvenire con il riconoscimento della pubblica utillità, ma sarà sempre la Regione a stabilire se vi è compatibilità con la natura del vincolo. Il timore che è la pubblica utilità sia stata chiesta solo per garantirsi alcuni finanziamenti. Fermo restando che non ho nulla da obiettare sul progetto in se.”
Il consiglio comunale ha approvato anche il pubblico interesse per la realizzazione di una struttura privata da adibire a rifugio per cani e gatti in contrada Montenegro presentato da Margherita Lupo.
L’assise civica dà infine il via libera all’acquisizione al patrimonio stradale comunale della strada provinciale 4i quella del litorale nord. Un atto che arriva dopo le proteste sollevate dal consigliere comunale Giampiero Epifani nei confronti della Provincia per la manutenzione di quella importante arteria, lasciata la buio. L’ente di piazza Santa Teresa aveva detto di non avere le risorse per farlo e aveva presentato un’istanza al Comune affinchè fosse acquisita tra le strade comunali visto la presenza dei requisiti.
BrindisiOggi
Se eventualmente la Regione dovesse decidere che il progetto è incompatibile con la natura del vincolo, credo che la cosa non si faccia, e quindi gli eventuali finanziamenti non verrebbero erogati. Tutto qui. In caso contrario, il progetto avanza e con esso tutto quanto la legge prevede, finanziamenti inclusi.Questo il ragionamento della logica comune ed universale, del raziocinio più semplice.Invece no. Qualsiasi saranno i risultati, si scatenerà una guerricciola politico-amministrativa fatta di ricorsi, denunce, dichiarazioni,raccolta di firme e magari esposti alla procura e chi più ne ha più ne metta.Pessimismo? Magari fosse solo ciò.Poi ci chiediamo come tanti cretini: ma perché a Brindisi non viene nessuna impresa?