BRINDISI- Mentre sul tetto della Provincia protestava i lavoratori licenziati della Santa Teresa, con due di loro sul cornicione che minacciavano di gettarsi nel vuoto, giravi l’angolo e trovavi i dipendenti della Dema aeronautica fuori dagli uffici del Mercato del lavoro dove si stava decidendo chi di loro restava a lavorare e chi andava in cassa integrazione. L’azienda aeronautica ha chiesto la cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale per 83 di loro su 137 dipendenti. La decisione è scaturita dopo la mancanza di commessa da parte di Agusta westland che ha da una parte internalizzato e dall’altra appaltato ad un’altra società, la Tekno messapia di Ceglie Messapica.
Oggi presso gli uffici della Provincia di Brindisi si è svolta una riunione alla presenza dei sindacati e Confindustria e vertici aziendale per avviare la procedura di cassa integrazione. I lavoratori manifestavano all’esterno. Padri di famiglia, giovani professionisti, operai con un futuro occupazionale in bilico. A gennaio si parte con gli ammortizzatori sociali. Sulla vertenza Dema è intervenuta l’onorevole del Pd Elisa Mariano che aveva chiesto un incontro al ministero in merito agli investimenti di Agusta società di Finmeccanica quindi dello Stato. Al momento c’è il silenzio.
“Le motivazioni – aveva scritto l’azienda nella lettera ai lavoratori- che hanno dato luogo a tale richiesta sono legate alla forte contrazione del mercato aeronautico, già fortemente concorrenziale, che nei segmenti di riferimento dell’azienda in alcuni casi comprime la marginalità delle commesse portandole sistematicamente al limite della copertura del solo costo aziendale. “ Non solo, ma Dema punta il dito su Agusta : “A ciò si aggiunge- si legge ancora nella comunicazione- che la suddetta situazione è stata ulteriormente aggravata dalla recente comunicazione del cliente AgustaWestland, che ha deciso di internalizzare le commesse riguardanti il programma AW139 (cabine e travi di coda), affidate alla scrivente.”
La cassa integrazione riguarderà reparti come Montaggio e Lattoneria, Enti a supporto della Produzione ed Enti di staff quali qualità, Unità Tecnica a supporto della produzione (Ingegneria della Produzione), Logistica e Magazzini, Manutenzione, Programmazione e Servizi Generali.
La crisi c’era stata già sei mesi fa, l’azienda avrebbe provato a diversificare i suoi servizi e le commesse ma non ci sarebbe riuscita, e senza le commesse di Agusta a suo dire non può andare avanti.
Per maggiori dettagli su caso Disoccupati Santa Teresa clicca https://www.brindisioggi.it/gli-operai-della-santa-teresa-sul-tetto-della-provincia-tre-minacciano-il-suicidioultimora/
Lu.Po.
Commenta per primo