BRINDISI – Raccogliere fondi per aiutare chi difende il mare dall’inquinamento e dallo sfruttamento delle sue risorse, regalandosi un tatuaggio: è questo quanto è avvenuto ieri (12 novembre) e che ha visto protagonisti i volontari di Sea Shepherd e i clienti, vecchi e nuovi, del Black Bloody Market di Brindisi.
Due le forze in campo per il Walk in Tattoo Day: da una parte, un gruppo di attivisti che hanno a cuore il mare e il suo futuro; dall’altra, invece, un centro unico ne suo genere che sposa a pieno la causa dei volontari, offrendo alcuni dei propri servizi a prezzi scontati.
In occasione della giornata nazionale dei tatuaggi dedicati al mare, il Black Bloody Market ha offerto a prezzi stracciati (da 25 euro in su) tatuaggi legati al mondo marino, trattenendo per sé esclusivamente i costi minimi dei prodotti utilizzati. In molti hanno deciso di aderire all’iniziativa, presentandosi in via Giovanni Tarantini e scegliendo il proprio tatuaggio tra quelli proposti dai maestri tatuatori, apportando un grosso contributo alla causa di Sea Shepherd.
“L’organizzazione è nata nel 1998 grazie al Capitano Paul Watson, co-fondatore di Greenpeace. Non condividendo più alcune idee di base, è stata fondata Sea Shepherd, che si occupa attivamente di difendere il mare e le sue creature – dichiarano i volontari di terra dell’organizzazione, che ha base per il Salento a Lecce, con coordinatore Camilla La Grua. Su Brindisi si sta formando un gruppo, ma le iniziative di sensibilizzazione sono iniziate dallo scorso aprile – Siamo partiti con la pulizia della spiaggia di Punta del Serrone, in collaborazione con l’associazione Flow di Brindisi, che si occupa della difesa degli ecosistemi marini. Partiamo da segni tangibili, visibili a tutti per sensibilizzare la popolazione alla cura di quanto ci circonda. Quanto verrà raccolto in questa occasione sarà utile a sostenere le campagne in mare e di promozione dell’ecosistema marino”.
Brindisi è l’unica città in Puglia che ha aderito all’iniziativa. “Da cittadini di una città di mare e da attenti sostenitori delle politiche ambientali – rilancia Stefano Ciucci, uno dei soci del Black Bloody Market, insieme ad Antonio Bungaro – non potevamo non appoggiare questa iniziativa. Quotidianamente osserviamo la nostra città e abbiamo deciso di dare, per quanto nelle nostre possibilità, un contributo alla causa di Sea Shepherd”. Ospitando i volontari, Black Bloody Market ha aperto a tutti le porte del proprio centro, unico nel suo genere. “Dopo un viaggio a Londra – spiega Ciucci – e dopo aver visitato la città in lungo e largo, ad Antonio e me è venuta l’idea di creare anche a Brindisi un centro simile, unico in Italia: uno spazio comune in cui servizi differenti convivono in uno spazio ricco di creatività e che abbraccia in toto la sfera della cura di sé: tatuaggi, piercing, ma anche barberia, nail art e parrucchiera, in cui scambiare anche due chiacchiere davanti ad un caffè”.
Agnese Poci
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