BRINDISI – Il Real Paradiso è una squadra che si rialza dopo il dolore, immenso, causato dalla perdita del proprio portiere, Leonardo Orlandino. Il giovane, 21 anni, è rimasto coinvolto nel terribile incidente stradale sulla Statale di sabato scorso, mentre si recava agli allenamenti con la sua squadra.
“Lo aspettavamo, quando abbiamo visto che non arrivava ci siamo insospettiti: non era da lui fare tardi- ci racconta Marco Esposito, segretario dell’associazione PerBrindisi – Abbiamo saputo dell’incidente solo dopo alcune ore, ma mai avremmo potuto pensare che fosse rimasto coinvolto anche Leo”.
Da quel momento, i suoi compagni di squadra hanno dovuto fare i conti con il vuoto che lasciava quel ragazzo giovane e dal sorriso pulito, che ha fatto breccia nelle loro vite. “Leo era un ragazzo per bene, lo amavamo tutti in squadra, sebbene fosse arrivato da soli due mesi –spiega Esposito – Ha saputo farsi voler bene sin dall’inizio. Un ragazzo così non si dimentica”.
È stata dura per i ragazzi riprendere gli allenamenti martedì pomeriggio: ritrovarsi tutti insieme, dopo l’ultimo saluto a Leo, così come tutti chiamavano il portiere della squadra.
Non sarà affatto semplice, specialmente da un punto di vista psicologico, dover tornare in campo senza di lui, domenica 20 dicembre, per la partita casalinga contro il Manduria, ma è uno scoglio che va superato. Tutti insieme, uniti sul campo come nel ricordo di Leo. Un momento che affronteranno sapendo di avere il loro portiere accanto, che ricorderanno prima della partita.
“Abbiamo deciso di mantenere il riserbo sulle iniziative che abbiamo pensato per ricordarlo e sentirlo ancora in campo con noi – sottolinea Esposito – Intanto, in ogni partita Leo sarà sulla locandina, come quella di domenica prossima contro il Manduria. Abbiamo deciso che farà parte della squadra per sempre e quello è il modo più semplice per cominciare a ricordarlo”.
Sugli spalti, a vedere la partita, ci sarà anche la famiglia di Leo. “Vogliamo stare accanto ai suoi familiari, che vivono un incubo – dichiara Esposito – e ci auguriamo che anche i tifosi vogliano esprimere la loro vicinanza partecipando alla partita: domenica su quel rettangolo verde si giocherà col cuore, più che nelle altre partite, perché Leo non si meritava di morire a 21 anni, perché era e resterà per noi il numero 1”.
A.P.
Qualsiasi iniziativa si fa in ricordo del numero 1 del real paradiso è e sarà sempre nei nostro cuore grande portiere e grande homo