TUTURANO – La frazione brindisina di Tuturano è un incrocio di strade e viuzze silenziose e tristi da quando venerdì sera Leonardo Menga s’è andato in quel terribile incidente di moto che lo ha visto coinvolto con il cugino Dino. Uno dei tantissimi cugini di Leonardo, perché la famiglia Menga conta molti parenti. Terzo di quattro fratelli, Anna, Tiziana e la più piccola Mina, era “figlio di Tuturano”, il figlio di tutti, il fratello di tutti. Titolari di diverse macellerie e di una pescheria, i Menga sono conosciutissimi in paese ecco perché il lutto è un lutto di paese, non c’è un solo tuturanese che non lo stia piangendo. Tanti manifesti e striscioni appesi lungo le vie, e tra i palazzi, del paesino lo dimostrano a chiare lettere. Tutti volevano bene a Leo. Domani, appena sarà dato il nulla osta dopo l’autopsia sul corpo del 41enne, si terranno i funerali nella chiesa a pochi passi dalla casa di famiglia di Leonardo in via Giuseppe Verdi. Il feretro verrà portato a spalla dagli amici e tra i cittadini della frazione già si sta spargendo la voce: serrata dei commercianti dal suo passaggio fino al termine dei funerali. Saracinesche abbassate a lutto per salutare per l’ultima volta quel ragazzone buono che ogni giorno potevi incontrare per le strade della cittadina a scherzare con qualcuno, o a lavorare nelle macellerie dei parenti, o ad aiutare qualche studente ad attraversare la strada. Lui conosceva tutti, persino i vigili urbani che prestavano servizio nella zona con cui si fermava a parlare spesso e che il giorno dell’incidente si sono precipitati sul posto in borghese, non per lavoro ma per Leonardo. Domani in migliaia lo saluteranno per l’ultima volta.
Il ricordo di alcuni abitanti del posto: “Leonardo era un ragazzo davvero straordinario, sempre una parola per tutti, scherzava e lo si vedeva sempre in giro, ogni se uscivi di casa sapevi che lo avresti incontrato e che qualche minuto lo avresti dedicato a chiacchierare con lui…eri davvero unico Leo, la tua morte ci ha tolto non un concittadino, ma un fratello e un compagno di vita. Ci mancherai amico!” ha detto Federico Sanapo che si purtroppo trovato sul posto a incidente già avvenuto “dovevo prendere il bus e ho visto la scena, è stato davvero un brutto colpo e ci ho messo un po’ a riprendermi. Sono in pena per la famiglia, sono delle persone bravissime e stimate da tutti, non meritavano questo dolore” ha aggiunto. “Era il fratello maggiore e il fratello minore per ognuno di noi. Era molto dolce e presente per tutti, se c’era bisogno lui era disposto a darti una mano immediatamente, ci metteva un attimo ad andare dal sindaco se a Tuturano mancava qualcosa, se qualcuno era ammalato lui lo andava a trovare, aveva sempre una parola di conforto per tutti. E poi era un gran lavoratore” è il ricordo di Francesco Cellie, “E’ un enorme perdita per ognuno di noi. Abbiamo tutti perso un figlio e un fratello. Il nostro cordoglio va alla famiglia” ha concluso.
Carmen Vesco
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