BRINDISI- Un mutuo di 113 mila euro per costruire un ponte pedonale per collegare il rione Cappuccini al quartiere Minnuta per il quale il Comune di Brindisi ha pagato anche gli interessi, ma dell’opera non si è mai vista l’ombra. I soldi non ci sono più, gli interessi sono stati pagati e il ponte non è stato costruito. Una storia che va avanti dal 1987, anno in cui l’allora amministrazione comunale chiese il mutuo alla banca. La storia torna alla ribalta in questi giorni in cui si discute di un progetto alternativo per collegare i due quartieri in vista della chiusura del passaggio a livello di via Osanna. A ricordare la vicenda dei 113 mila euro è l’ex consigliere comunale del pd Enzo Albano, che già nel 2009 aveva interrogato il governo cittadino sulla fine di quei soldi.
La ricostruzione dei fatti: il 29 settembre 1987, dopo averne fatta richiesta, al Comune di Brindisi fu concesso un mutuo ventennale dell’importo di 113.620,52 euro, (al 14% di interesse annuale, ribassato al 7%, a cominciare dal 2001), per la realizzazione di una strada sopraelevata pedonale fra i rioni Minnuta e Cappuccini. ( posizione 4075412). Da quel mutuo, il 25 gennaio dell’anno successivo, fu prelevato l’importo di 4.581,01 euro. Risorse destinate a qualcosa, forse alla progettazione dell’opera.
Da allora la rimanenza di 109.039,51 euro è rimasta nelle casse dell’istituto che aveva concesso il mutuo, senz’altro a disposizione del Comune, ma mai prelevati per la semplice ragione che l’opera non è stata mai nemmeno incominciata, nonostante se ne reclamasse da più parti la realizzazione per superare la frattura della linea ferroviaria. Il Comune di Brindisi, da parte sua ha regolarmente pagato la quota semestrale di circa 8500 euro, per le prime 26 scadenze, e di circa 5.700,00 euro per le 14 successive.
In totale il pagamento delle 40 rate ha comportato un esborso di circa 300 mila euro , ovvero di circa 187 mila euro in più di quanto era stato erogato o, più precisamente, di quanto era stato messo a disposizione del Comune nella banca e mai prelevato.
Dopo la scadenza dell’ultima rata, la banca ha consegnato all’amministrazione comunale la somma di 109.039.51 euro, corrispondente alla rimanenza, ormai svalutata del mutuo concesso, che in tutti i 20 anni non ha prodotto un centesimo di interesse a favore dell’ente.
In tutti questi anni oltre alla beffa di non aver mai visto l’opera realizzata, restano anche alcuni dubbi: come sono stati impegnati quei soldi? A cosa sono serviti i 4500euro prelevati? Perchè il ponte non è mai stato costruito? Da allora si sono succedute diverse amministrazioni comunali, ma nessuna ha dato una risposta. Chissà se la chiusura del passaggio a livello porterà alla ribalta il problema, e far ricomparire come per magia quel denaro.
Lucia Portolano
NEGLI sTATES MA ANCHE IN FRANCIA, IN GERMANIA, NEI PAESI NORDICI E OVUNQUE IMPERI L’INTELLIGENZA DELLA CIVILTA’, QUESTE MISERIE IMPOTENTI E GROTTESCHE SONO IMPENSABILI!E CHE DIRE POI DELLA “CRUNA DDELL’AGO” RAPPRESENTATO DALL’ANGUSTO SOTTOPASSO SEMAFORATO CHE PORTA ALLA SCIAIA! NEL 2013 SIAMO ANCORA A QUESTO PUNTO, NELL’ARRETRATEZZA DA STATO DA QUARTO MONDO!SI SONO FATTI DA ANNI TUNNEL SOTTO I MARI, PONTI SOSPESI DI 2,3 KM. E QUI ANCORA FACCIAMO RIDERE I POLLI CON UNA STRETTOIA LARGA 4 METRI ED ALTA…3, TANTO DA NON FAR PASSARE CAMION E ALCUNI GROSSI MEZZI DEI VV.DEL FUOCO..ALL’ESTERO SGHIGNAZZERANO DI BRUTTO..GABRIELE
Questo è un piccolo esempio di come spariscano i nostri soldi. Abito alla Minnuta da oltre 30 anni e niente è stato fatto per migliorarne la vivibilità. Nel corso degli anni ci hanno promesso di tutto , dalla farmacia all’ufficio postale, dall’asilo alla scuola elementare , parcco giochi ecc ecc. Noi non abbiamo preteso mai niente però che ci lascino vivere in pace e senza fantomatiche sopraelevate. Studiassero percorsi alternativi, i geni del comune sono pagati anche per questo.
Potrebbe essere finito su qualche cont ccorrente? ……facilissimo, dato l’andazzo generale! Perché la Magistratura non indaga? Perché nessun solerte, candido ed informato consigliere comunale non presenta un esposto in Procura? ……
Caro Pietro, io mi concentrerei più su chi, per negligenza, non ha sfruttato a dovere quel denaro (per l’opera originaria o per investimenti alternativi) aspettando che l’importo andasse svalutandosi (sono 26 anni) e pagandoci anche gli interessi; solo successivamente si dovrebbe pensare ai restanti 4.500 Euro.