OSTUNI- Nei giorni scorsi erano solo poche mamme che avevano occupato simbolicamente il reparto di Pediatria, ma oggi in piazza a manifestare c’erano oltre 2mila persone che protestavano contro la chiusura dei reparti di Pediatria e Cardiologia dell’ospedale di Ostuni così come prevede il piano di riordino ospedaliero della Regione Puglia. Un fiume di gente ha attraversato le vie di Ostuni per raggiungere piazza Sant’Oronzo. Presenti anche i sindaci e i cittadini dei paesi vicini , Ceglie Messapica e Carovigno, i parlamentari Zizza, Ciracì e anche Tomaselli del Pd, oltre al sindaco di Ostuni Gianfranco Coppola.
I manifestanti puntano il dito contro il presidente della Regione e assessore alla Sanità Michele Emiliano. La provincia di Brindisi la più penalizzata con la soppressione di tre ospedali su 6, Mesagne, San Pietro Vernotico e Fasano, e la chiusura dei reparti di cardiologia e pediatria dell’ospedale di Ostuni.
La provincia messapica è già sotto per percentuale di posti letto pari oggi a 2,7 su mille abitanti, ma la media regionale è di 3,4.
Si teme che i due ospedali che resteranno, Brindisi e Francavilla Fontana non abbiano posti a sufficienza, già al collasso in alcuni periodi. Ostuni in estate raggiunge i 200mila abitanti. Le mamme intanto nei giorni scorsi hanno anche occupato con un presidio pacifico il reparto di Pediatria. “Temiamo i viaggi della speranza- dice una mamma- se un nostro bambino sta male dovremmo prima andare a Brindisi o Francavilla che già normalmente non hanno posti. Il rischio è che ci mandino chissà dove.”
Ed intanto in merito alla protesta di Ostuni il presidente Emiliano su Facebook rispondendo ad una mamma scrive: “Suo figlio è molto meglio assistito a Brindisi che ad Ostuni. In caso di complicazioni Ostuni sarebbe stato un ospedale pericoloso e non era il caso di correre rischi.”
Ma le mamme non sono d’accordo per ora in quel reparto non è mai nulla di grave.
Lu.Po.
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