BRINDISI- Una zattera sospesa in mare nel porto di Brindisi come location per un locale pubblico e per ospitare eventi. Questo il progetto presentato da un giovane imprenditore brindisino, Cristian Giaquinto, e consegnato all’Autorità portuale di Brindisi. Si tratta di una piattaforma 10 per 10 da collocare nello specchio acqueo antistante palazzo Montenegro in viale Regina Margherita nel porto interno. Il tutto realizzato con materiale ecocompatibile a ridosso della banchina. Si tratta di cubi ad innesco agganciati a dei corpi morti, e sopra un tavolo in legno. Un bel colpo d’occhio per una città che dovrebbe vivere di water front. Un’idea lanciata da vecchi politici ma che concretamente non ha mai visto la luce, salvo qualche lavoro sul Lungomare abbandonato poi alla desolazione.
Una specie di ristorante, bar galleggiante, ma non solo. Nel progetto è previsto anche un utilizzo sociale- culturale. “L’area-spiega Giaquinto- potrebbe essere messa a disposizione in alcune ore alla settimana alle varie associazioni per organizzare eventi culturali come presentazione di libri, o per iniziative per incentivare la cultura e le attività del mare.”
Lo scopo del progetto è quello di valorizzare questo tratto di porto e di dare qualche opportunità di rilancio economico.
Si tratta di una struttura molto semplice da realizzare con un allestimento in stile marinaresco. Ora è in corso uno studio di fattibilità per calcolare anche il moto ondoso per fissare al meglio la piattaforma.
Zattera più allestimento verrebbe a costare circa 50mila euro. “Sono anche disposto- conclude Giacinto- a cedere il progetto, l’importante che diventi un bene per la città che serva come attrattiva.”
Il progetto è al vaglio dell’Autorità portuale. Da sempre il porto di Brindisi è imprigionato in alcune dinamiche, tra queste le manovre della navi militari per raggiungere l’arsenale, almeno quelle rimaste.
Un’iniziativa simile era stata presentata qualche anno fa da altri imprenditori, ma non ha mai ottenuto la concessione.
Lu.Po.
che coincidenza, una proposta simile fu fatta tempo fa dall’imprenditore Vito Camassa.
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2009/9-aprile-2009/imprenditore-lancia-progetto-un-ristorante-galleggiante-porto–1501169430930.shtml
Mi auguro che a brindisi non si faccia l’ennesima fesseria di autorizzare la piattaforma galleggiante perché commercialmente inutile al rilancio del lungomare pericolosa e di cattivo gusto.