Un gioiello del Barocco lasciato ad ammuffire. “Riaprite Sant’Anna”

MESAGNE – Un gioiello del Barocco lasciato ad ammuffire. “Riaprite Sant’Anna”.

Alcune volte ricoperte di umidità nella Chiesa di Sant’Anna a Mesagne e i cittadini chiedono che venga aperta per non rischiare di far peggiorare ulteriormente le sue condizioni.

La perla barocca di piazza Orsini del Balzo, salotto elegante della città, è costretta ad una chiusura forzata. Le aperture al pubblico sono limitatissime e sporadiche: alcune associazioni culturali di promozione turistica hanno organizzato nel tempo percorsi e visite dedicati alla chiesetta, ma non è bastato.

sant'anna vista dall'internoLa chiesa fu sottoposta ad un restauro, ma da quel momento è tristemente nota in città per essere sempre chiusa. Sporadicamente, lì si svolge la Lectio Divina (lo studio delle Scritture) e proprio nella mattinata di domani (domenica 24 maggio) sarà aperta in via straordinaria per consentire lo svolgimento della Santa Messa in concomitanza con la celebrazione della Prima Comunione all’interno della Chiesa Madre. Un’occasione rara per constatare di persona le condizioni di salute di un gioiello barocco.

Nelle foto qui proposte, potete osservare alcuni interni della chiesetta. Semplice la struttura della chiesa, che presenta in una delle stanze annesse che giacciono sul piano superiore (alle spalle del tempio) le volte annerite dalla presenza abbondante di umidità. D’altronde, i fortunati che hanno potuto rimetterci piede avranno notato indistintamente che l’odore di muffa la fa da padrone, rendendo l’aria irrespirabile.

Sulla rete, basta poco per accendere gli internauti sull’argomento. Così, ad un post pubblicato su Facebook in cui ci si auspica il ritorno delle celebrazioni a lungo termine nella chiesa di Sant’Anna, sono molti i mesagnesi che chiedono a gran voce di poterla rivedere definitivamente aperta al pubblico, sebbene la responsabilità di decidere per un’eventuale apertura non spetti all’Amministrazione comunale.

piazza orsini del balzo“Bellissima…anche se tenendola sempre chiusa tra un po’ andrà di nuovo ristrutturata vista l’umidità che si è creata!” scrive Alessandra, mentre più diretto è Alex. “La chiesa di Sant’Anna?  La chiamo chiesa eternamente chiusa!!! Sono di Mesagne e non so nemmeno come è fatta … Ma poi si fanno delle figuracce anche con turisti e visitatori che arrivano davanti a questa Chiesa e si guardano intorno!”

La Chiesa di Sant’Anna, insieme a  piazza Orsini del Balzo, compone un unico progetto voluto dall’architetto Francesco Capodieci tra  il 1683 e il 1699, che si occupò di trasformare quello che oggi è il centro storico da medievale a barocco. A volerla, la principessa Vittoria Capano, vedova del feudatario De Angelis, per devozione alla Santa: ad ella si era rivolta perché il figlio Carmine ritrovasse la salute. Alla realizzazione dell’edificio contribuirono i fratelli Cino e Giuseppe Elmo di Lecce, tra i maggiori esponenti del Barocco leccese.

All’interno della chiesa sono conservate le tele della Deposizione, della Crocifissione e della Natività con Sant’Anna e S. Gioacchino, oltre ad alcune statue di cartapesta, tra cui quella di Sant’Agnese, cui nei decenni scorsi si dedicava una novena. Oggi, all’interno della chiesa di Sant’Anna sono conservate anche le statue di San Cosma e Damiano, spostate dalla chiesetta omonima a causa di un cedimento, che ha reso la struttura inadatta al culto e interdetta.

Agnese Poci

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