BRINDISI- Si finge avvocato e riceve anche dei compensi dai suoi clienti, raggirando una coppia di brindisini in procinto di divorzio, la Procura di Lecce cita in giudizio una donna di 49, leccese, accusata di essersi procurata un ingiusto profitto con altrui danno, esercitando abusivamente la professione forense. Il finto avvocato aveva formulato una falsa sentenza di divorzio nella causa civile (di fatto inesistente) iscritta del Tribunale Civile di Brindisi, ricevendo un compenso di 1400 euro per l’ opera professionale.
La vittima del raggiro, che aveva già organizzato le nuove nozze in virtù della (falsa) sentenza di divorzio, ha dovuto revocare tutti i festeggiamenti in quanto, per legge, non poteva contrarre nuovo matrimonio prima del divorzio.
In seguito alla denuncia corredata da tutti i documenti, comprensivi di ricevute di bonifici, messaggi e telefonate con la (falsa) avvocata la stessa è stata identificata e citata in giudizio.
I difensori della coppia di coniugi brindisini, gli avvocati ELIA e MASI si costituiranno parte civile nel processo che si terrà presso il Tribunale di Lecce – Sezione Penale.
BrindisiOggi
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