VIENNA – Ha smesso di contare le telefonate di congratulazioni, Andrea Maghelli, il mago brindisino che ha fatto vincere lo scudetto alla sua Zepter BC Vienna non fa altro che rispondere al cellulare.
“Fra ieri e stamani ho ricevuto tantissime telefonate impossibile ricordare quante e soprattutto non ce n’è una che mi abbia fatto meno piacere di un’altra. Ringrazio tutti per il calore dimostratomi” ha detto il 42enne allenatore che ha battuto nei play off 3-2 i Redwell Gunners Oberwart aggiudicandosi lo scudetto della A-Bundesliga austriaca.
“Fino a gara 5 non ho pensato che al campionato” ha dichiarato. Classe ’71, esordisce sulla panchina biancazzurra di Brindisi come assistent coach, poi prosegue dal 2001-2004 a Rimini con i Crabs e mezza stagione a San Marino prima di andare all’estero, nel 2005 al Traiskirchen Lions per rimanerci fino allo scorso anno quando viene ingaggiato e finalmente in Austria dove ha vinto come primo allenatore lo scudetto di serie A con Vienna.
“Ora penso solo a ritornare a casa dalla mia compagna e da mio figlio, Matteo di quasi tre anni che l’anno prossimo farà la scuola materna. Domani parlerò con la mia società e vedremo cosa fare, dal futuro mi aspetto di tutto. Intanto mi godrò una bella vacanza con i miei cari a Rimini e riporto mio papà Elio a casa a Brindisi che mi è stato affianco in quest’avventura play off e ha festeggiato con me. Ha fatto le veci di tutti coloro i quali avrei voluto avere vicino”.
Ma anche lui vorrebbe avvicinarsi a casa e non lo nasconde. A Brindisi per esempio? “Rimini è la mia seconda casa vi sono molto legato lì ho i miei affetti e conosco tutti come se fossi nella mia città natale. La Brindisi del basket ha trovato un suo equilibrio. Voglio solo avvicinarmi a casa e non escludo niente”.
Carmen Vesco
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