Ultimo appuntamento dei Suoni della devozione con Enza Pagliara dell’orchestra de La notte della Taranta

BRINDISI- Si conclude il 26 dicembre l’appuntamento con i Suoni della devozione. A chiudere la manifestazione sarà Enza Pagliara, voce solista dell’Orchestra de La Notte della Taranta, una delle più note e affermate voci della riscoperta della tradizione salentina, accompagnata da Dario Muci e Marco Bardoscia nella  chiesa medievale del chiesa del Cristo dei Domenicani, a Brindisi, la fortunata rassegna, coniugata quest’anno al femminile dei Suoni della Devozione. La sua voce arcaica, affonda le radici nell’esperienza della tradizione popolare salentina; una ricerca che attraversa la spontaneità e la fatica del mondo contadino dell’Italia meridionale e si nutre delle sonorità della cultura orale di queste terre. Enza Pagliara ha portato con la sua voce il “canto contadino” nei più importanti teatri d’Europa e del mondo. una voce dal timbro eclettico, deciso e passionale che le consente di interpretare in modo duttile ed efficace brani tra loro molto diversi.

Enza PagliaraDario Muci e Marco Bardoscia in questo concerto per i Suoni della Devozione, rassegna internazionale musicale nelle chiese di Brindisi, diretta da Roberto Caroppo, giunta alla sua XVIII edizione,  rileggono uno straordinario corpus di canti dimenticati, appresi sul campo dalla voce degli anziani cantori, o da appassionate ricerche negli archivi e nelle memorie cartacee e sonore dei nostri musei,  mescolandoli a composizioni nuove, dando vita ad un incontro tra passato e presente. Tra canti alla stisa interpretati a due voci, ai canti narrativi dei fatti dell avvento, alle struggenti ninne nanna al bambino Gesu, si compone un affresco sonoro di rara bellezza e fascino nel quale perdersi lasciandosi affascinare, ora dai chiaroscuri, ora dagli incanti, ora ancora dalla potenza espressiva del canto della terra. Ricerca, riproposta e tradizione in movimento sono gli ingredienti di un’esperienza musicale da vivere con la stessa passione che Enza Pagliara e Dario Muci e Marco Bardoscia  mettono nella loro musica.

Dario Muci

Cantante e musicista Salentino, affianca alla sua attività concertistica anche una appassionata e profonda ricerca sulle tradizioni orali. Discepolo del barbiere-musicista Luigi Stifani di Nardò “medico delle tarantate”, ha esordito nel mondo della musica popolare nel ‘97 col gruppo Dakkamè. Nel 2000 inizia la sua collaborazione con Officina Zoè e successivamente con Salentorkestra. Con la sua ricerca sulla tradione, porta alla luce il repertorio polifonico delle “sorelle Gaballo” e un documentario su “Antonio Calsolaro” e la musica delle sale da barba (barberìa) nel Capo di Leuca. Ha preso parte alla realizzazione di diverse colonne sonore sia per film che per documentario. Al suo primo disco “Mandatari” (Anima Mundi 2007) seguono “Centueuna” – Salentorkestra (Anima Mundi 2008), “Canti polivocali del Salento Nardò/Arneo” – Sorelle Gaballo (Kurumuny 2009), “Sulu” (Anima Mundi/ Kurumuny 2011). Nel 2013, con Lupo Editore ha pubblicato “Rutulì – Barberia e canti del Salento”. Nell’aprile del 2016 ha pubbblicato per AnimaMundi il secondo volume dedicato alla musica delle sale da barba con un documentario allegato sul maestro Antonio Calsolaro, ultimo depositario nel Salento dell’antico repertorio di ballabili della Barberia. Ha fatto parte di progetti jazz, world ed elettronica collaborando con Paolo Fresu, Ernst Reijsenger, Valerio Daniele, Raffaele Casarano, Marco Bardoscia, Justin Adams, Julde Camara, Tenores de Orosei, Mirko Signorile.

Marco Bardoscia
Marco Bardoscia è nato il 18 Dicembre 1982. All’età di dieci anni intraprende lo studio della chitarra ma dopo pochi mesi scopre il basso elettrico e si dedica allo studio di quest’ultimo prima prendendo lezioni da un musicista del proprio paese e poi autonomamente, successivamente studierà per un periodo con Massimo Moriconi. A quindici anni si iscrive alla classe di Contrabbasso del conservatorio Tito Schipa di Lecce dove conseguirà il diploma nel 2005 sotto la guida del M° Leonardo Presicci.Durante gli anni del conservatorio va maturando una forte passione per la musica Afroamericana, comincia a trascrivere i grandi maestri del jazz e studia gli standards, pane quotidiano di ogni jazzista, colleziona tra l’altro esperienze musicali di vario tipo spaziando dal Rock al Pop alla World Music sino alla musica classica e al Jazz suonando in molti festival in Italia, Belgio, Germania, Kosovo, Marocco, Olanda, Grecia, Turchia, Irlanda e Francia . Nel 2002 frequenta le clinics di Umbria Jazz e vince il premio al talento emesso dal BERKLEE COLLEGE OF MUSIC di Boston (USA) e viene inoltre invitato come artista nell’ambito della rassegna Umbria Jazz Winter dello stesso anno.Nel 2005 è finalista con il Nicola Andrioli quartet nel concorso internazionale Ethno- Jazz svoltosi a Milano vincendo il secondo premio e la pubblicazione dei due brani eseguiti nella finale.Nel 2006 vince il premio Jimmy Woode come miglior contrabbassista (premiato da una giuria composta tra gli altri da Buster Williams e Giorgio Rosciglione) nel concorso Ronciglione jazz festival nel quale si classifica terzo con il Francesco Saguto Quintet.Nel 2007 pubblica il suo primo disco da leader dal titolo “Opening” con ospite Gianluca Petrella, e ad Aprile 2011 il secondo: “The Dreamer”, prodotto dalla My favorite Records. Vanta collaborazioni di rilievo nel panorama jazzistico europeo, Paolo Fresu, Gianluca Petrella, Ernst Reijseger, Perico Sambeat, Raffaele Casarano, Luca Aquino, Banda municipal de santiago de Cuba sono alcuni dei nomi con cui ha collaborato.
BrindisiOggi

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