BRINDISI– L’Udc, Noi centro e il Pri vogliono l’azzeramento della giunta. Il Pd ci deve pensare, anche se all’uscita del vertice di maggioranza il segretario cittadino Elefante ribadisce un concetto più volte espresso “Non c’è alcuna necessità di cambiare gli assessori, almeno non quelli del Partito democratico- afferma il segretario di Bersani”. E così dopo due ore di riunione alla presenza di capigruppo, segretari cittadini e provinciali dei partiti, la maggioranza di centrosinistra al Comune di Brindisi si è riaggiornata a domani pomeriggio alle 17,30 presso la sede di Brindisi di tutto, l’associazione di Francesco Renna. In queste ore successive al vertice di questa mattina ciascuno sta valutando il problema all’interno del proprio partito. La questione è sempre la stessa Udc, Noi e Pri chiedono maggiore coinvolgimento delle decisione. “E’ una questione di metodo- spiega Antonio Rizzo, segretario cittadino di Noi centro- e non di nomi”.
Metodo a parte la richiesta resta l’azzeramento dell’esecutivo, e quindi la nomina di nuovi assessori, almeno alcuni. Certamente non si azzera per rinominare sempre gli stessi. E così sono state prese altri 24 ore di tempo.
A volere dei cambiamenti in giunta ci sarebbero anche i repubblicani, con la sostituzione dell’attuale assessore Antonio Nacci, anche segretario provinciale del Pri. Al suo posto si fa il nome di Roberto Quarta o Rino Galluzzo. Udc e Noi centro hanno ancora le idee un po’ confuse, non sanno ancora se restare o no nella maggioranza. Una cosa è certa il vice sindaco Paola Baldassarre non sarà più rinominata, e non perché qualcuno non la vuole, ma perché a prendere le distanze da questa esperienza politico amministrativa è stata proprio lei. Intanto c’è qualcuno tra i centristi che ha un piede in due scarpe. Alla domanda: continuerà a sostenere Consales se l’Udc e Noi centro lasceranno la maggioranza , Massimo Pagliara (consigliere comunale Udc) risponde: “Tutto può accadere”. Insomma non smentisce nè conferma. E Pagliara potrebbe non essere il solo.
A favore dell’azzeramento anche il consigliere comunale Francesco Renna (Brindisi di tutti) lui che da poco ha ottenuto una delega speciale alla promozione degli eventi.
Ora si attende la posizione ufficiale del Partito democratico, l’ultima decisione spetterà poi al sindaco Consales.
Intanto i partiti di opposizione fanno pressing sulla maggioranza. Sviluppo e Lavoro, Brindisi bene comune e Si Democrazia chiedono di convocare con urgenza il consiglio comunale per discutere sulle varie emergenze. “Quanto prima venga convocato il Consiglio- affermano i consiglieri di opposizione– per dare risposte urgenti alle varie emergenze cittadine, da quella del lavoro, a quella ambientale, dalla crisi sociale ed abitativa, a quella dell’Università e della Cittadella della Ricerca.
E’ necessario poi che, prima delle elezioni, il Consiglio Comunale revochi la delibera di annessione della Città di Brindisi alla provincia di Lecce,in modo che il nuovo Governo che uscirà dalle elezioni del 25 febbraio si impegni ad un confronto anche con la Città di Brindisi per una migliore soluzione della riforma degli enti territoriali e dei connessi servizi ai cittadini”.
Lucia Portolano
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