TUTURANO-Giocatori che tentano di strangolare gli arbitri, partite tanto pericolose da dover essere sospese. Il Tuturano Calcio è entrato di fatto nelle squadre spauracchio dei direttori di gara. Dopo il caso di un atleta al quale il 25 ottobre scorso venne comminato un provvedimento disciplinare di preclusione a vita dai campi di calcio, poi ridotto a cinque anni, per percosse all’arbitro, nell’ultima gara del campionato di 2°divisione il referto arbitrale dice 5 calciatori espulsi. La gara è quella del 9 dicembre Tuturano – Football Guagnano 2008. Il Giudice Sportivo esaminati gli atti ufficiali non fa sconti a nessuno: “rilevato che al 15º minuto del 2º tempo Tuturano, rimaneva in campo con soli 6 tesserati, a causa della espulsione di 5 calciatori, l’arbitro interrompe la gara che la società responsabile perde la gara con il risultato di 0-3, in favore del Guagnano 2008”. Una punizione esemplare, mai quanto il ritiro del cartellino al giocatore “manesco”, provvedimento ridimensionato con la restituzione della importantissima carta di identità del calciatore, però abbastanza pesante da far scoppiare il “caso Tuturano”.
“Giochiamo per la promozione, abbiamo investito anche del denaro in questo già difficile periodo. Era una partita importantissima – ha detto il ds Fabrizio Isidoro -, fra seconda e terza, due squadre che ambiscono alla promozione. La Federazione dovrebbe inviare a dirigere una gara così calda arbitri d’esperienza e non giovanissimi inesperti. L’ultimo arbitro – ha specificato – aveva 16 anni e questa era la sua prima partita di questa categoria, prima solo allievi e juniores. Io mi rendo conto che anche loro devono imparare, ma buttarli in partite così mi sembra un azzardo”. La partita sarebbe sfuggita di mano all’assegnazione di un calcio di rigore in favore del Guagnano e con le proteste sarebbero volati i cartellini rossi. “Non siamo angeli, ma non si può neanche più protestare per un calcio di rigore?”. E sì, perché la versione dei tuturanesi è che le 5 espulsioni si siano rese necessarie per proteste e non già per altro di più grave. “Ovunque venga assegnato un calcio di rigore alla squadra avversaria – prosegue Isidoro -, dalla serie A alla 2° divisione, si vendono le proteste. Forse la nostra reputazione crea tensione prima che inizi la gara in arbitri troppo giovani. C’era anche il commissario che giudica gli arbitri credo che anche lui fosse dell’opinione che non era una partita da sospendere, perché inizialmente sono stati espulsi 2 giocatori, poi gli altri e così è arrivata la sospensione. Espellerne tanti voleva dire sospensione, l’arbitro non si sentiva di continuare forse”. Faranno ricorso i dirigenti del Tuturano. “C’è stato un clamoroso errore, prima l’espulsione del massaggiatore in partita poi sul referto la squalifica è comminata all’allenatore, l’arbitro ha confuso i nomi” ha concluso il ds. Molto rammarico per questa situazione è stato espresso anche dal presidente della squadra nonché sponsor della stessa Raffaele Iaia per la Ipi: “Spero che si risolva questa situazione perché è davvero incresciosa e noi investiamo tempo, passione e denaro anche per i nostri giovani”.
Carmen Vesco
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