LATIANO – Il conto alla rovescia è finito. Gli ultimi dettagli sono stati perfezionati. La sensazione di aver dimenticato di chiudere il gas, quella no, quella, come ogni partenza che si rispetti, rimane. Daniele Errico, il fotografo freelance bolognese e latianese d’adozione, ha ingrassato per bene gli ingranaggi della sua bicicletta: domani mattina, di buon’ora, per evitare i primi chilometri sotto il solleone, metterà insieme le sue prime pedalate verso la sua destinazione, la sua meta, il suo traguardo. Errico ha messo in piedi un ambizioso progetto che lo porterà a Santiago de Compostela e oltre, fino a Finisterre, sull’oceano Atlantico.
Tremilaquattrocento chilometri circa, tutti da percorrere in bicicletta. «Percorrerò la via Francigena fino a Roma, Castel Gandolfo, per l’esattezza, e da lì andrò su, fino in Val di Susa. Entrerò in Francia per raggiungere Saint-Jean-Pied-de-Port». Da lì, in pochi giorni, il suo programma lo porterà a Compostela e, poi, fino all’Atlantico, a Finisterre. «Non sono mai stato un tipo “statico” – si racconta Errico – La mia esperienza di vita parla per me: mi sono diplomato perito agrario per andare in Africa a costruire condutture d’acqua in un villaggio per conto di una missione. Ho vissuto circa 3 anni fra Kenya, Tanzania e Sudafrica. Poi son tornato in Italia e, sfruttando una passione nata nel continente nero, ho cominciato a scattare. Ho scritto alcuni libri e mi butto in ogni cosa che penso possa essere stimolante».
Il suo percorso avrà un riscontro documentale per immagini, come descritto nel progetto “Scattiadueruote”, messo su per affiancare quello che, comunque, rimane un viaggio iniziatico, nel vero spirito del pellegrino. Stasera, in onore di Errico e della sua partenza, è in corso una festa presso il Freelife Cafè di Latiano, uno degli sponsor del fotografo nell’impresa. «Ho tanta gente da ringraziare: il Freelife Cafè che mi ha sostenuto con entusiasmo quando altri, magari a ragione, mi davano del pazzo; chi mi ha fornito l’attrezzatura tecnica, la Wiggle Sport che mi ha messo a disposizione la bici dei miei sogni e tutti gli amici che, in maniera del tutto, quasi, spontanea (ride, ndr) mi hanno dato una mano». Ma, alla fine della fiera, qual è il piano per affrontare 3400 chilometri in bici? «Tanta gamba e tanto fiato! Scherzi a parte: in questi ultimi mesi sono state tante le avventure, i sogni, i progetti che sono stati finanziati col crowdfunding. Ho pensato: perché no? Propongo ai miei finanziatori dei pacchetti che vanno dal dvd con gli scatti, all’ebook, fino al libro stampato, a seconda di quanto vogliano investire su di me». Il progetto di Errico è finanziabile sul sito indiegogo ma questo non è il solo canale che il fotografo ha percorso.
«Ho contattato qualche azienda che poteva essere interessata a fornirmi equipaggiamento e attrezzature e qualcuna ha risposto alla mia chiamata, come la Wiggle e la Sony, ad esempio». Il suo viaggio sarà documentato sui social network attraverso un diario quotidiano: da lì si potrà vivere, quasi per osmosi, soddisfazioni, difficoltà, incontri, pericoli di un viaggio che non sarà propriamente una sgambata. Ma, come dice il fotografo-pedalatore: «La vita è una bicicletta, per restare in piedi bisogna muoversi». E, allora, muoviti, Daniele: l’hai voluta la bicicletta? E ora, pedala!
Maurizio Distante
Bella iniziativa, solo l’amico Daniele poteva pensare di organizzare un’avventura del genere, forza Daniele e sopratutto fiato!