

BRINDISI – Vi racconteremo Lea, il suo coraggio, quel senso di legalità, il conflitto tra amore, famiglia e la necessità morale di denunciare tutto. La testimonianza diretta di sua sorella Marisa Garofalo che oggi e domani è nella provincia di Brindisi, tra gli studenti e a vari incontri. Lea Garofalo era testimone di giustizia, ammazzata dall’ndrangheta, dallo stesso uomo che lei aveva amato. BrindisiOggi con l’associazione Antiracket e Antimafia della provincia di Brindisi ha organizzato domani pomeriggio (7 marzo) alle ore 18 a Palazzo Nervegna a Brindisi un incontro con Marisa e il giornalista Paolo De Chiara autore del libro “Il coraggio di Lea”. Un momento di riflessione il giorno prima della festa della donna. Il ruolo della donna nelle associazioni criminali,tra chi ha il coraggio di denunciare e chi invece diventa complice e assume ruoli di potere. Lea ha scelto la prima strada.
L’evento inizierà alle 18 alla presenza anche del sindaco Mimmo Consales, Pasquale Fistetti, legale dell’associazione Antiracket-Antimafia e Carmela Lo Martire, assessore alle Pari opportunità e Bilancio di Brindisi. L’evento è aperto al pubblico.
Prima dell’incontro a Nervegna, Marisa Garofalo e il giornalista Paolo De Chiara, con il presidente dell’associazione Antiracket-antimafia di Erchie, Paride Margheriti, incontreranno alle 9,30 gli studenti dell’istituto tecnico Giorgi alla presenza del procuratore capo Marco Dinapoli, mentre alle 11,15 saranno all’istituto Carnaro Marconi Flacco Belluzzi.
Si tratta di un’importante occasione in cui gli alunni potranno incontrare direttamente chi con la propria testimonianza e con un rischio diretto sulle proprie vite ha aiutato le indagini antimafia e testimoniato la necessità di un cambiamento sociale e di mentalità nei confronti delle mafie.
BrindisiOggi
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