BRINDISI- Pronta l’analisi epidemiologica su Brindisi. Quello studio di coorte sugli effetti delle esposizioni ambientali sulla mortalità della popolazione residente a Brindisi e nei comuni limitrofi è stato concretizzato e messo nero su bianco. I dati saranno illustrati martedì 4 luglio alle 9,30 all’hotel Excelsior a Bari alla presenza del presidente Michele Emiliano. Oltre lui interverranno il Commissario Straordinario dell’AReS Giovanni Gorgoni, il direttore generale di ARPA Puglia Vito Bruno, il direttore generale dell’ASL di Brindisi Giuseppe Pasqualone, i ricercatori del Dipartimento Epidemiologia del Lazio Francesco Forastiere e Carla Ancona e i componenti del gruppo di lavoro multidisciplinare che ha collaborato allo studio. Lo studio è stato promosso dalla Regione Puglia nell’ambito delle attività del Centro Salute Ambiente ed è stato coordinato dal Dipartimento di Epidemiologia del SSR della Regione Lazio, in collaborazione con AReS Puglia, ARPA Puglia e la ASL di Brindisi.
Il rapporto illustra i risultati dell’indagine epidemiologica condotta per valutare l’effetto cronico delle esposizioni agli inquinanti emessi dalle centrali termoelettriche e dal polo petrolchimico sulla mortalità/morbosità e sull’incidenza tumorale della popolazione residente. Uno studio di coorte, tante volte richiesto negli ultimi 10 anni dal medico e radiologo Maurizio Portaluri.
Lo studio riguarda di 223.934 persone residenti nei comuni di Brindisi, Carovigno, Cellino San Marco, Mesagne, San Pietro Vernotico, San Vito dei Normanni e Torchiarolo che sono state seguite nel periodo compreso tra il 1 Gennaio 2000 ed il 31 Dicembre 2013. Gli effetti delle esposizioni ambientali sono stati studiati utilizzando un approccio analogo a quello seguito nello studio di Taranto presentato lo scorso ottobre, per valutare l’associazione tra l’esposizione agli inquinanti industriali nell’area, ricostruita a partire dal 1991, e l’effetto sulla salute della popolazione.
Sono passati sei anni dalle 10220 firme raccolte da Brindisi Bene Comune ed altre associazioni ambientaliste cittadine per chiedere che fosse fatta chiarezza sulla situazione ambientale e sanitaria brindisina attraverso la raccolta e lo studio dei dati. Finalmente il risultato.
A proposito di Centrali Elettriche a carbone
Nel nord-ovest della Germania è attualmente presente questa situazione in un’area di circa 130 kmq:
a) Centrali RWE Power AG Kraftwerk (Frimmersdorf + Neurath) distanza 1,4 km
potenza totale 5.100 Mw (quasi il doppio della Cte di Cerano)
Carbone (lignite) 36 milioni di tonnellate/annue
Co2 emessa anno 33 milioni di tonnellate/annue
Nox 22.000 tonnellate/annue
SO2 9.000 tonnellate/annue
PM10 540 tonnellate/annue
La città di Grevenbroich 10 km a nord dalle centrali (60.000 ab.)
La città di Bergheim 13 km a sud dalle centrali (60.000 ab.)
La città di Düsseldorf 35 km a nord-est dalle centrali (620.000 ab.)
La città di Colonia 37 km a sud-est dalle centrali (1.000.000 ab.)
7 km a sud delle centrali indicate in a) esiste:
b) Centrale RWE Power AG Bergheim (Niederaussen)
potenza totale 3.680 Mw (1,5 volte della Cte di Cerano)
Carbone (lignite) 28 milioni di tonnellate/annue
Co2 emessa anno 30 milioni di tonnellate/annue
Nox 15.000 tonnellate/annue
SO2 6.000 tonnellate/annue
PM10 440 tonnellate/annue
La città di Grevenbroich 12 km a nord dalla centrale (60.000 abitanti)
La città di Bergheim 5 km a sud dalla centrale (60.000 abitanti)
La città di Düsseldorf 35 km a nord-est dalle centrali (620.000 abitanti)
La città di Colonia 37 km a sud-est dalle centrali (1.000.000 abitanti)
27 km a ovest della centrale indicata in b) esiste:
c) Centrale RWE Power AG (Weisweiler)
potenza totale 1.798 Mw (0,7 volte della Cte di Cerano)
Carbone (lignite) 18 milioni di tonnellate/annue
Co2 emessa anno 19 milioni di tonnellate/annue
Nox 12.000 tonnellate/annue
SO2 3.300 tonnellate/annue
PM10 396 tonnellate/annue
La città di Eschweiler 6 km ad ovest dalla centrale (55.000 abitanti)
La città di Aquisgrana 17 km ad ovest dalla centrale (270.000 abitanti)
La città di Düren 12 km ad est dalla centrale (90.000 abitanti)
Volendo trasportare questi siti nel territorio a sud della città di Brindisi si potrebbe riassumere:
Cerano una Centrale quasi doppia di quella esistente
Casalabate una Centrale una volta e mezzo quella di Cerano
San Pancrazio Salentino una Centrale un pò più piccola di quella di Cerano
In questo triangolo avremmo:
Carbone totale 76 milioni di tonnellate/annue contro le attuali 5 milioni di t./annue
Co2 totale 85 milioni di tonnellate/annue contro le attuali 12 milioni di t./annue
Nox totale 49.000 tonnellate/annue contro le attuali 6.200 t./annue
SO2 totale 17.300 tonnellate/annue contro le attuali 5.500 t./annue
PM10 totale 1.376 tonnellate/annue contro le attuali 284 t./annue (polveri)
E chi per anni e anni a lavorato a brindisi specialmente zona industriale e dintorni zona c’erano pure ECC ECC