Truffa, abuso d’ufficio e concussione: chiesti 6 anni e 10 mesi per l’ex sindaco Consales

BRINDISI- Arrivano le richieste di condanne nel processo che vede coinvolto l’ex sindaco di Brindisi Mimmo Consales, l’ex direttore dell’agenzia  di Equitalia di Brindisi Giuseppe Puzzovio ed altre due persone. I reati contestati sono di truffa, abuso d’ufficio e concussione. Il  pm Giuseppe De Nozza, ritenendo accertata la responsabilità penale per tutti e quattro gli imputati ha chiesto 6 anni e 10 mesi per l’ex sindaco; 6 anni e 8 mesi per Puzzovio,; 1 anno e 7 mesi per i socio storico di Consales, Sabino Porro, e 1 anno e 4 mesi per Alessio Vincitorio, colui al quale Consales avrebbe venduto per meno di due cento euro le quote della sua società al momento della candidatura a sindaco.

Due le questioni sulle quali è imputato Consales l’affidamento dei servizi di call center e rassegna stampa da parte del Comune all’ex società del sindaco. E il pagamento in contanti di parte di un debito che  aveva con Equitalia.
Secondo l’accusa il primo cittadino si sarebbe candidato in una condizione di conflitto di interesse da 800 mila euro nascosto all’ente comunale dopo l’elezione, con  l’affidamento “illecito” da parte del Comune alla News, di cui Consales era stato socio fino al gennaio del 2012 (maggio 2012 eletto sindaco) dei servizi di call center e rassegna stampa, che questa società faceva da anni.

A questo si aggiunge la vicenda Equitalia, con la  quale l’ex primo cittadino aveva un debito da 315mila euro. Secondo la pubblica accusa ci sarebbe stata “concussione”, quindi un abuso di potere da parte del direttore nei confronti di alcuni dipendenti Equitalia per pagare un debito in contanti dell’ex sindaco. Almeno tre rate sarebbero state pagate da Consales in contanti, il direttore avrebbe poi indotto alcuni dipendenti a versare il denaro su propri conti personali per trasformali in assegni e giustificare il pagamento.   Denaro non tracciato,secondo gli inquirenti,  frutto di una presunta tangente di cui si è occupata un’inchiesta bis che portò a febbraio scorso  l’arresto del primo cittadino, poi tornato in libertà.

Le indagini sono state condotte dagli agenti della Digos di Brindisi.

Per Consales e Puzzovio è stata anche invocata la pena accessoria dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici.

Ora si attende l’intervento dei legali della difesa, e poi la sentenza.

BrindisiOggi

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