BRINDISI- Potrebbe essere del geometra Vittorio Danese, scomparso lo scorso 15 marzo, il cadavere ritrovato lungo le coste croate un mese fa ma comunicato alla famiglia solo da qualche giorno. Sarebbero parecchi gli indizi che porterebbero le autorità locali a pensare che si tratti della stessa persona. Due tatuaggi sulla caviglia, i pantaloni e la misura delle scarpe, addirittura la marca dell’intimo, dettagli distintivi forniti dalla stessa compagna del brindisino scomparso. Il corpo è stato ritrovato a pochi giorni di distanza da un altro cadavere, quello riconosciuto come l’albanese Teodoraq Rexhepaj 62 anni, compagno di viaggio di Danese. In un primo momento le autorità croate non avevano collegato i due cadaveri anche perché erano stati rinvenuti in zone di mare differenti, da qui il difetto di comunicazione con la famiglia di Danese.
Il geometra brindisino, 41enne, era salpato con un’imbarcazione a noleggio da Brindisi lo scorso 15 marzo in compagnia di Rexhepaj. I due erano diretti in Albania. Da quel giorno di loro si erano perse le tracce, i cellulari spenti. Sin da subito i famigliari hanno pensato ad una disgrazia, ad un incidente per mare. Il ritrovamento dei due cadaveri potrebbe esserne la conferma.
Lunedì la famiglia di Danese incontrerà in questura gli investigatori che sono in stretto contatto con le autorità croate, di lì a breve potrebbero partire verso la Croazia per il riconoscimento del cadavere ed il test del Dna.
Lu.Pez.
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