Troppi problemi al Pronto soccorso del Perrino, gli infermieri proclamano lo stato di agitazione

BRINDISI-  Problemi e disagi al Pronto soccorso dell’ospedale Perrino, questa volta parlano gli infermieri in vista anche dell’apertura dell’ex astanteria. Al momento gli infermieri del Pronto soccorso sono 32, così stabilisce la legge regionale per raggiungere i minimi standard, ma prevede anche la dotazione di altri 5 infermieri per l’astanteria. Al momento ne sono stati reperiti solo due. Il personale infermieristico in vista anche del periodo estivo che vede un sovraffollamento del Pronto soccorso, con una grave carico di lavoro confermano lo stato di agitazione, dopo aver fatto le proprie proposte per migliorare la situazione.

Era il 24 gennaio scorso  il NurSind (il sindacato degli infermieri italiani della provincia di Brindisi)  incontrò il nuovo management della ASL Brindisi per esporre le proprie considerazioni e proposte, sul problema dei pronto soccorso della provincia. “Gli infermieri- dice il sindacato- si rendono conto del disagio dell’utente costretto ad attendere diverse ore prima di essere visitato e in seguito eventualmente ricoverato, ma vuole anche mettere in evidenza come gli attuali ritmi e carichi di lavoro non gli permettono di poter adempiere in modo soddisfacente al proprio ruolo assistenziale.”
Gli infermieri disegnano il quadro della situazione nel Pronto Soccorso del Perrino di Brindisi con un afflusso giornaliero di oltre 180 utenti molti dei quali con codici di gravità alta;
una lista di circa 30/40 utenti in carico all’infermiere triagista che ne è responsabile fino all’affidamento al medico con le conseguenti responsabilità di controllo;
la presenza all’interno del pronto soccorso di oltre 60/70 utenti sparsi anche nei corridoi (pz in visita, in attesa di ricovero/invio a domicilio);
la mancanza di un area di osservazione breve intensiva dotata di posti letto.
Il sindacato ha proposto ai dirigenti possibili soluzioni che possono aumentare la qualità di un servizio come la riapertura della OBI (ex astanteria) ad esclusivo uso del Pronto Soccorso con personale medico ed infermieristico dedicato che può decongestionare una sala barellati oramai divenuta insufficiente ad ospitare i numerosi utenti in attesa, con conseguenti ripercussioni assistenziali e di privacy. A questo bisogna aggiungere l’implementazione della refertazione informatica radiologica e cardiologica evitando in questo modo un inutile allungamento dei tempi di attesa.L’implementazione di percorsi assistenziali brevi ( Fast Track: modello di gestione infermieristica delle urgenze minori) anche in via sperimentale. La presenza di un posto di Polizia fisso anche nelle ore notturne e festive per prevenire aggressioni al personale. La messa in discussione di un problema oramai annoso come quello dei pronto soccorso della provincia di Brindisi al fine di migliorarne il servizio
Nonchè, sicuramente in accordo con la Regione Puglia:
Insomma un vero Piano di Riordino della Rete Ospedaliera che porti a un reale ed effettivo decongestionamento dei pronto soccorso”.
La struttura semplice OBI (ex astanteria) dotata di 6 posti letto fa parte della Struttura Complessa della Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza (pronto soccorso) e risponde all’esigenza di: valutare e trattare i pazienti con sintomi o condizioni morbose minori, così da consentirne la dimissione a sintomatologia risolta e diagnosi certa o altamente probabile; valutare in modo appropriato il paziente con patologie di competenza non univoca così da meglio definirne le condizioni e trovarne la collocazione nel reparto più appropriato; ridurre il numero di ricoveri nei reparti di degenza migliorando l’appropriatezza; fornire un servizio di comfort associato a competenza e professionalità così da supportare anche l’aspetto psicologico del paziente; in caso di sovraffollamento del Pronto Soccorso o di temporanea assenza di posti letto presso reparti di degenza dell’Azienda, mantenere sotto controllo un paziente in attesa di esami, consulenze, e/o trasferimento ad altro Ospedale o di posto letto libero.

Ma per garantire l’assistenza secondo il sindacato degli infermieri è necessaria la presenza di un medico, di un infermiere e di un operatore di supporto 24 ore su 24.

“Pur dando ancora una volta atto delle difficoltà a reperire le professionalità mediche- aggiunge il sindacato- che comunque verranno reclutate in via straordinaria tramite cooperative, e dando atto dell’assicurazione che non mancheranno gli operatori di supporto, è nostro dovere fare presente e mettere in evidenza che l’organico infermieristico attualmente in forza al pronto soccorso di 32 unità infermieristiche non consente di assicurare i minimi standard di efficienza anche per la OBI;  tantè che lo stesso Management della ASLBR si era impegnata a deliberare, in funzione dell’apertura della OBI, il reclutamento di 5 unità infermieristiche. Di queste solo 2 unità sono arrivate a destinazione.”.

Convinti che l’apertura della OBI sia assolutamente necessaria, anche se non risolutiva gli inscritti Nursind confermano lo stato di agitazione del personale infermieristico del pronto soccorso del. “A.Perrino” di Brindisi in vista anche del periodo estivo che come ogni anno riproporrà la cronica emergenza data sia dall’iperafflusso di utenti, sia dalla fruizione delle sacrosante ferie estive di cui dovrà necessariamente beneficiarie tutto il personale.

BrindisiOggi

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